Hong Kong, squalificati i candidati democratici. «Oppressione sfacciata»

Tempi.it ESTERI

«OPPRESSIONE POLITICA SFACCIATA». Il fronte democratico ha in ogni caso invitato la popolazione di Hong Kong «a resistere questa sfacciata e inarrestabile oppressione politica.

Foto governo Hong Kong

Oggi è il giorno per Hong Kong di ripensarsi e di andare avanti».

Questo succede negli stati di polizia». Joshua Wong e altri 11 importanti candidati alle elezioni di settembre per il rinnovo del Parlamento di Hong Kong sono stati squalificati e non potranno partecipare. (Tempi.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Troppe, secondo l’amministrazione locale, che oggi ha informato i cittadini di Hong Kong che le elezioni – già segnate dalla stretta imposta dalla nuova legge sulla sicurezza nazionale – non si terranno se non tra un anno. (L'HuffPost)

Il governo di Hong Kong vuole cancellare le elezioni, non rinviarle: è l'accusa lanciata dal leader dissidente Joshua Wong, via Twitter. Tuttavia, anche se scelgono di censurarci dal voto e dalla legislatura, non possono censurarci dal movimento per la democrazia a Hong Kong. (AGI - Agenzia Italia)

Aver violato, con la loro attività sui social network, quella stessa legge sulla sicurezza nazionale condannata con diversi accenti da Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea. Le candidature sono state invalidate – spiegano i funzionari di HK – perché i candidati hanno fallito nel rispettare la mini-costituzione della città e nel promettere fedeltà a Hong Kong e Pechino. (L'HuffPost)

“È la decisione più difficile degli ultimi 7 mesi” ma è sostenuta anche dal governo centrale di Pechino. È stato il nono giorno consecutivo in cui nell’ex colonia britannica sono stati confermati più di cento casi di Covid-19. (Il Fatto Quotidiano)

I contagi nell’ex colonia britannica, ha detto, stanno aumentando, e prospettano una “situazione grave della pandemia“. Ieri 12 attivisti erano stati squalificati dalle elezioni e il posticipo del voto rappresenta per tutto il movimento pro-democrazia un colpo durissimo. (Il Fatto Quotidiano)

La legge sulla sicurezza strumento per reprimere il dissenso. Tra loro anche Joshua Wong, il simbolo della battaglia per la libertà. (La Verità)