Napoli, agguato a Secondigliano: ucciso 19enne

Adnkronos INTERNO

Indaga la Squadra mobile di Napoli

Il corpo senza vita di Fiorillo è stato trovato dagli agenti della Polizia di Stato in via dell'Arco, nel quartiere Secondigliano, intervenuti a seguito della segnalazione dell'esplosione di diversi colpi d'arma da fuoco poco prima di mezzanotte.

Il corpo è stato portato all'istituto di medicina legale del Secondo policlinico, a disposizione dell'autorità giudiziaria. (Adnkronos)

Ne parlano anche altri giornali

Soltanto lo scorso 5 ottobre infatti a Ponticelli era stato ucciso un giovane di 23 anni, Carmine D’Onofrio, centrato da più colpi d’arma da fuoco mentre passeggiava in strada assieme alla compagna incinta La vittima era un pregiudicato, arrestato in passato per spaccio, ma al momento non sono emerse conferme su legami con ambienti della criminalità organizzata. (Il Riformista)

Secondo quanto riferito dalla polizia, Fiorillo aveva dei precedenti per droga Il suo corpo è stato trovato a terra senza vita, all'esterno di un circolo ricreativo. (Sky Tg24 )

E il motivo potrebbe essere un affronto a un personaggio di primo livello del clan Agguato a Secondigliano, ipotesi epurazione: Fiorillo ucciso per litigio con uomo del clan Luigi Giuseppe Fiorillo, il 19enne ucciso sabato notte a Secondigliano, Napoli nord, potrebbe essere stato ammazzato per questioni passionali, dopo un litigio con un pregiudicato legato al clan di cui lui stesso faceva parte. (Fanpage.it)

Giuseppe Fiorillo, 19 anni, è stato ucciso in un agguato sabato sera, poco dopo la mezzanotte, all'esterno di un circoletto di via dell'Arco nel quartiere di Secondigliano. La giovane si sarebbe opposta ad un tentativo di rapina, venendo poi colpita dallo sparo dei malviventi (Today.it)

Il suo corpo è stato trovato a terra senza vita, all'esterno di un circolo ricreativo. Un giovane di 19 anni, Luigi Giuseppe Fiorillo, è stato ucciso in un agguato nella notte in via dell'Arco, nel quartiere di Secondigliano, a Napoli (Lo Strillone)

“Stanno uccidendo Napoli” è il titolo della lettera nella quale monsignor Battaglia sottolinea: “La sta uccidendo la camorra e il malaffare, con la violenza e la crudeltà di coloro che hanno dimenticato di essere umani! La sta uccidendo l’indifferenza di coloro che si voltano dall’altra parte, credendo di poter stare tranquilli, non immischiandosi e non prendendo posizione. (LaPresse)