La censura su Facebook: i limiti della libertà di parola

la Repubblica ECONOMIA

Immersi in una dimensione compiutamente digitale e social, abbiamo consegnato per "adesione", per "silenzio assenso", le regole sui limiti della più preziosa delle nostre libertà - la parola - a un gigante dalla natura anfibia, Facebook, che disciplina la dimensione pubblica, quale è quella di un'Agorà planetaria, in nome di prassi aziendali di diritto privato.

Il gigante decide quale post vada rimosso e quale reintegrato

(la Repubblica)

Su altre testate

Facebook ha sempre avuto un problema di trasparenza verso i suoi utenti, ma anche di rapporti con i media. E ormai alcune tra le maggiori testate americane sono apertamente partite all'attacco di Mark Zuckerberg, con una manovra a tenaglia. (la Repubblica)

Nel 2019 Zuckerberg godeva della fiducia del 94 per cento dei dipendenti, quest’anno la quota è scesa all’84 per cento. Zuckerberg sembra stia perdendo il controllo della sua creatura. (Domani)

Spesso potrebbe capitare di voler recuperare un vecchio profilo. Ecco come recuperare un vecchio profilo Facebook. Come detto in precedenza, Facebook da la possibilità di non eliminare subito un vecchio profilo. (CheNews.it)

L'agenzia non ha mai svelato che originariamente intendeva citare Zuckerberg nella sua indagine. (Ticinonline)

I vertici di Facebook avrebbero pagato ben 5 miliardi di dollari nell'ambito di un accordo riservato con la Federal Trade Commission statunitense (Ftc) per mettere al riparo il fondatore e amministratore delegato della società, Mark Zuckerberg, dalle ricadute legali dello scandalo Cambridge Analitica, relativo allo sfruttamento e condivisione non autorizzate delle informazioni personali degli utenti di quel social media. (la Repubblica)

Lo ha invece difeso, pagando miliardi di dollari presi dalle casse aziendali di Facebook, per permettergli di nascondere i suoi problemi” affermano gli azionisti. Allora i dati degli utenti dei social network finirono in pasto alla società di consulenza britannica, che li sfruttò illegalmente per influenzare le campagne elettorali. (Vesuvius.it)