Tornano i No Tav in Val di Susa, più violenti che mai: feriti 5 agenti. FdI: "Chi tace è complice" (video)

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Secolo d'Italia INTERNO

Montaruli: “In Val Susa l’ennesimo attacco allo Stato”. Sulla vicenda è intervenuta per prima Augusta Montaruli.

E’ di 14 feriti fra le forze dell’ordine il bilancio della manifestazione No Tav in Val di Susa, come riferisce la Questura di Torino.

Con il silenzio – prosegue la deputata di FdI – si è complici e gli organizzatori delle stesse deve essere responsabilizzati affinché non avvengano scontri. (Secolo d'Italia)

La notizia riportata su altre testate

I manifestanti hanno preso di mira a San Didero il cantiere per i lavori del nuovo autoporto di Susa, opera collegata alla Torino-Lione, provocando una decina i feriti tra le forze dell’ordine. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il caro materie prime costringe alla revoca del bando di Diego Longhin. A San Didero la Sitaf deve costruire il nuovo autoporto. L’assalto al cantiere che non c’è. (La Repubblica)

Le azioni dei manifestanti si sono concretizzate contro il cantiere San Didero e le forze di Polizia che lo presidiavano. Sarà opportuno che la magistratura faccia luce sugli opachi rapporti che intercorrono tra certi ambienti politici ed i black bloc no tav, per verificare se vi siano elementi di partecipazione esterna che sostengono attraverso varie forme i violenti e le loro azioni o le istighino”. (Secolo d'Italia)

No tav, gli scontri davanti al cantiere di San Didero. Poco dopo l’ora di pranzo almeno duemila attivisti hanno lasciato l’area del campeggio per raggiungere a piedi il cantiere di San Didero. Tutto come gli anni scorsi nella seconda giornata del Festival Alta Felicità, appuntamento ormai tradizionale del movimento No Tav, in val di Susa. (La Stampa)

(ITALPRESS) - E' di 14 feriti, tra cui una decina di agenti delle forze dell'ordine, il bilancio degli scontri provocati dai No Tav in Valsusa presso il cantiere San Didero. (Gazzetta di Parma)

"Chiediamo a gran voce – dicono i sindacalisti - un distacco chiaro ed inequivocabile da parte delle istituzioni nei confronti di questi criminali dei quali si conoscono da tempo l’identità ed i centri sociali di appartenenza. (TorinOggi.it)