Erika e Omar, vent'anni fa il doppio delitto di Novi Ligure

La Repubblica INTERNO

Un delitto impossibile da dimenticare: a uccidere erano stati la sorella e figlia Erika De Nardo e il suo fidanzatino Mauro Favaro detto Omar.

A Novi Ligure tutti vogliono dimenticare, ma quando si passa davanti a quelle villette a schiera ci si chiede se sia davvero possibile farlo

Vent'anni fa alla periferia di Novi Ligure, nell'Alessandrino,) un bambino di 12 anni, Gianluca De Nardo, e la sua mamma Susy furono massacrati a coltellate, 97 in tutto, nella loro villetta. (La Repubblica)

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E tanto tempo più tardi i due assassini all’epoca minorenni, si sono rifatti una vita: lui in Toscana, lei, laureatasi in comunità, si è anche sposata – ESCLUSIVE | VIDEO Don Antonio Mazzi: “Erika De Nardo innamorata? Con il papà ridiamo delle sue cotte” - GUARDA IL MASSACRO - Era il 21 febbraio 2001 quando Erika, 16 anni, e il fidanzatino Omar, massacrarono con 97 coltellate la mamma e il fratellino di lei nella villetta di famiglia a Novi Ligure, Alessandria: Susi Cassini, 42 anni, e il piccolo Gianluca De Nardo, appena dodicenne. (OGGI)

Francesco De Nardo, padre della donna, non ha mai smesso di starle accanto, nonostante l’efferato gesto nei confronti degli altri membri della famiglia. I carabinieri, tuttavia, non tardarono a scoprire la verità dietro al delitto di Novi Ligure: i fidanzati avevano inferto alle vittime ben 97 coltellate. (Yeslife)

In alcuni casi il problema si manifesta con "l'esplosione della violenza", aggiunge lo psichiatra Ariatti. Per alcuni casi alla base c'è un disturbo psicopatologico importante - quasi sempre schizofrenia o psicosi – per altri invece possiamo parlare di comportamenti che non rientrano nella patologia psichiatrica. (ilGiornale.it)

Il marito e padre delle vittime, l'ingegner Francesco De Nardo, che secondo i racconti di Omar doveva essere la terza vittima del massacro, da subito ha deciso di stare vicino alla figlia, di sostenerla. (Notizie - MSN Italia)

Ma non c’è mai stato un momento di ripensamento, di cedimento. Chissà se Erika ha maturato una vera consapevolezza di quello che è stato fatto, se ha provato dolore, sofferenza (Vanity Fair Italia)

Il procuratore di Alessandria, che si occupò del caso, appurò che la motivazione del delitto era legata ai rapporti conflittuali all’interno della famiglia De Nardo ed emanò una sentenza definitiva condannando Erika De Nardo e Omar, rispettivamente a 16 e 14 anni di detenzione. (ultimaparola.com)