Corruzione in atti giudiziari, arrestato magistrato

Adnkronos INTERNO

(Fotogramm). Prestazioni sessuali, soldi in contanti, preziosi, promessi e consegnati a più riprese dagli indagati accusati di corruzione a un magistrato in servizio presso la Corte di Appello di Catanzaro.

Beni e utilità venivano anche offerti per agevolare, per alcuni candidati, il superamento del concorso per l'abilitazione alla professione di avvocato.

Nella sua abitazione i finanzieri hanno trovato e sequestrato 7mila euro in una busta. (Adnkronos)

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Un magistrato della Corte d’appello di Catanzaro è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per corruzione in atti giudiziari coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno. Durante una perquisizione nell’abitazione del magistrato è stata trovata e sequestrata la somma contante di 7 mila euro custodita all’interno di una busta. (Soverato Web)

Un magistrato della Corte d’appello di Catanzaro, Marco Petrini, è stato arrestato nell’ambito di un’indagine per corruzione in atti giudiziari coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno. (Calabria 7)

I destinatari dei provvedimenti sono otto sette dei quali con custodia cautelare in carcere e uno ai domiciliari. Durante una perquisizione nell’abitazione del magistrato è stata trovata e sequestrata la somma contante di 7 mila euro custodita all’interno di una busta. (wesud)

Oltre allo stesso giudice, la figura centrale dell’indagine è quella di un medico in pensione ed ex dirigente dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza. (next)

Durante la perquisizione, nell’abitazione del magistrato è stata trovata e sequestrata la somma in contanti di 7000 euro custoditi all’interno di una busta. Coinvolti due avvocati e un ex dirigente dell’Asp di Cosenza. (Corriere della Calabria)

In manette sono finiti anche Emilio Santoro, Luigi Falzetta, Giuseppe Tursi Prato, Francesco Saraco, Vincenzo Arcuri, Giuseppe Caligiuri e Maria Tassone. Secondo gli investigatori il magistrato sarebbe intervenuto, in cambio di consistenti somme di denaro, oggetti preziosi e anche prestazioni sessuali per ottenere sentenze o comunque provvedimenti in proprio favore. (Tp24)