Il corto di Muccino? Un'emozione soffocata…

In sintesi, potremmo dire che se la linea di comunicazione immaginata per la Calabria è quella rappresentata dal corto realizzato da Muccino, siamo più o meno all’anno zero.

Nella sua interezza il video appare come un'emozione soffocata, pronta a raggiungere il suo apice ma interrotta un attimo prima.

Una linea di comunicazione orientata alla teoria dell'emozione, in grado di favorire una nuova percezione attraverso lo stimolo dei sensi. (La Riviera)

Se ne è parlato anche su altri media

W Jole W la Calabria”. Alla luce di quanto scritto invito tutti a fare un passo indietro e a considerare, con obiettività. (Calabria 7)

Soprattutto, non ho visto la vera ricchezza della Calabria: i suoi giovani, i loro sorrisi accoglienti, i loro occhi puliti che avrebbero richiamato altrettanti giovani a venire a visitare questa terra meravigliosa. (La Riviera)

Ora collaboro con Cosenza Channel e due riviste nazionali. Dal 2002 al 2006 ho lavorato con "La Provincia Cosentina", curando le pagine del calcio dilettantistico. (Cosenza Channel)

Forse si preferiva invece che Muccino raccontasse, con le immagini, le immense distese di rifiuti che si accumulano nelle zone più varie di paesini e capoluoghi. Poi mi accorgo che alla Calabria è associato il nome del regista Gabriele Muccino, che alla Festa del cinema di Roma ha presentato un corto dedicato alla mia regione, titolo Calabria terra mia. (Rolling Stone Italia)

Lo scrive Fabio Putortì, presidente Miti unione del Sud. Perché ad esempio è così difficile creare collegamenti adeguati, arrivare in aereo a Reggio Calabria o spostarsi in auto o con altro mezzo sulla fascia ionica della regione? (Il Reggino)

Il cortometraggio “Calabria terra mia” voluto dalla compianta governatrice Jole Santelli e realizzato dal regista Gabriele Muccino si è rivelato una grande delusione. Una committenza sbagliata la richiesta di fare raccontare in tutta fretta a un regista la Calabria in pochi minuti. (Gazzetta del Sud - Edizione Calabria)