A 62 anni conviene andare in pensione o continuare a lavorare?

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Boeri ha pensato alle conseguenze per chi compie 62 anni in momenti diversi ma anche per coetanei che fanno scelte previdenziali diverse: in entrambi i casi ci sarebbe disparità di trattamento.

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Così da avere circa un punto percentuale e mezzo in meno per ogni anno di anticipo del pensionamento”.

In un’intervista a Radio Capital Boeri ha messo in evidenza quelle che potrebbero essere le storture e i paradossi di una simile misura: “se la proposta dei sindacati è andare in pensione a 62 anni con la pensione piena vuol dire che le persone che vanno a 62 anni sono trattate meglio di chi continua a lavorare. (InvestireOggi.it)

La notizia riportata su altri giornali

L’Inps sbaglia e taglia le pensioni di gennaio. In particolare, la quota di trattamento pensionistico relativa all’applicazione di questa sentenza, non è stata ricompresa nell’importo lordo della stessa mensilità. (Giornale di Lecco)

Nel frattempo troviamo più o meno 24mila pensionati che ricevono oltre i 100mila euro lordi annui. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, tutto ruota attorno al tema delle "pensioni d'oro". (ilGiornale.it)

Le persone devono poter scegliere quando lasciare il lavoro dai 62 anni in poi. Quota 102 aggrava i problemi non risolti da Quota 100. No secco anche dalla Uil. (QuiFinanza)

Per le pensioni anticipate prima del 2021 ci sono delle finestre di uscita. Pensioni anticipate sì prima del 2021 se si possiedono i requisiti, ma l’assegno non è così immediato. Molti potrebbero farlo anche all’ultimo momento essendo valida la cristallizzazione del diritto alla pensione anticipata e scongiurare così il rischio di andare in pensione a 67 anni. (Money.it)

In un’intervista al Corriere della Sera, Monti ha detto che “la crisi ha reso più sensibile il nervo delle pensioni. “Elsa Fornero fu oggetto di tanti attacchi vigliacchi”. “Quella riforma, per la quale molto si spese Elsa Fornero poi oggetto di tanti attacchi vigliacchi, evitò il default della Repubblica. (La Tecnica della Scuola)

Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha infatti convocato i sindacati per riprendere il confronto sulla riforma. In aggiunta a ciò chiedono di prevedere l’uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. (La Stampa)