Il pil della Cina è cresciuto del 2,3% nell’anno della pandemia: balzo negli ultimi due trimestri

Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

La Cina ha archiviato l’impatto economico del coronavirus tornando a livelli di crescita pre pandemia.

La produzione industriale è aumentata del 7,3% a dicembre rispetto all’anno precedente e del 2,8% nel 2020.

Nell’intero 2020, secondo l’Ufficio nazionale di statistica, il prodotto è cresciuto del 2,3%, contro il 2,1% atteso in media alla vigilia superando per la prima volta i 100.000 miliardi di yuan. (Il Fatto Quotidiano)

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Nonostante alcuni dati di dicembre si siano leggermente indeboliti, la crescita del quarto trimestre è stata trainata da forti esportazioni e dalla continua accelerazione della domanda interna”. La Cina si afferma quindi come uno dei pochi paesi al mondo con un tasso di espansione positivo. (Finanza Operativa)

La crescita del pil è stata del 2,3%, grazie all'aumento del 6,5% nell'ultimo trimestre, superiore al +6% che era stato registrato nello stesso periodo del 2019. "Nel complesso, i dati cinesi continuano a mostrare che la Cina contonuerò a guidare il mondo fuori dalla recessione collegata alla pandemia", ha detto Jeffrey Halley, analista senior di Oanda, commentando le rilevazioni sul pil di Pechino nel quarto trimestre 2020. (Milano Finanza)

Il coronavirus è stato intercettato in una fase iniziale e il settore manifatturiero (come pure gli investimenti) hanno guidato la ripresa. Sembra poter essere, infatti, l'unico grande Paese a mantenere una crescita positiva, stando ai dati dell'Istituto nazionale di statistica sull'intero 2020. (Il Sole 24 ORE)

Il prodotto interno lordo cinese ha compiuto un balzo del 6,5% su base annua nel quarto trimestre. L'economia cinese segna comunque un record: il suo PIL annuale supera per la prima volta la soglia dei 100'000 miliardi di yuan (14'000 miliardi di franchi). (RSI.ch Informazione)

red. (RADIOCOR) 18-01-21 08:44:19 (0158)NEWS 3 NNNN L'anno scorso l'economia cinese "ha dovuto affrontare una situazione grave e complessa sia in patria sia all'estero dovuta in particolare alle enormi conseguenze dell'epidemia" del nuovo coronavirus, ha riconosciuto in una conferenza stampa Ning Jizhe, un funzionario dell'istituto nazionale di statistica. (Il Sole 24 ORE)

Aosta - A spiegarlo, durante i lavori della Commissione speciale del Comune di Aosta è stato Dario Ceccarelli, a capo dell’Osservatorio economico e sociale della Regione. Parliamo del 37% in meno per la regione 37%, e un dato tra il 42 ed il 45% per Aosta rispetto alla media del triennio precedente. (AostaSera)