L’app ToTok rimossa di nuovo dal Google Play Store

Il Play Store di Google infatti non la lista più, se per i presunti legami con l’intelligence degli Emirati Arabi Uniti o meno, non è chiaro, purtroppo però non è raro che vengano rimosse applicazioni perché contenenti virus o malware che potrebbero rubare dati o spiare utenti.

I retroscena dell’ultima rimozione di ToTok. Per chi non ne avesse mai sentito parlare, ToTok è un’app di messaggistica che ha riscosso un certo successo in questi ultimi tempi. (TuttoAndroid.net)

Ne parlano anche altri giornali

Come ogni anno, Google è alla ricerca di nuova ispirazione per migliorare l’ecosistema Android sotto diversi punti di vista, tra cui spicca ovviamente l’impatto del software sulla batteria del nostro smartphone, purtroppo ancora un punto dolente per molti dispositivi. (Lifestyleblog)

La pagina dedicata ad Android 11 è stata rimossa poco dopo da Google, che ha ripristinato le informazioni relative ad Android 10. Ogni anno, in vista del lancio della prossima versione di Android, Google avvia un periodo di “anteprima” basato su aggiornamenti beta, che solitamente vengono distribuiti per primi sui dispositivi Pixel. (OutOfBit)

Abbiamo appena finito di parlare di un aggiornamento molto atteso per l’app di Facebook Lite che rimaniamo in tema “software per smartphone meno potenti” comunicandovi che Google ha appena lanciato la nuova collezione di giochi web GameSnacks. (Android Blog Italia)

Potrebbe interessarti anche Galaxy Z Flip, ufficiali caratteristiche, prezzo e uscita dello smartphone pieghevole App pericolose. Se le avete sul vostro smartphone cancellatele immediatamente. (Gooruf)

Le applicazioni ti consentono di sfruttare il tuo tempo nel modo migliore perché avrai sempre chiaro quali lavori fare e in quale giorno della settimana. Bene, in questo caso, esistono tante app che ti permettono di trovare la persona giusta per fare le pulizie e lavoretti in casa. (Fastweb.it)

Google, avvertita della circostanza, ha scovato ulteriori 430 estensioni simili, provvedendo a rimuoverle tutte dal proprio store, e a inibirle localmente sui browser degli utenti, ove ora risultano disattivate. (Fidelity News)