Autonoleggio, il coronavirus manda in fallimento il colosso Hertz in Usa e Canada

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

Non sono incluse le attività operative in altre aree, tra cui Europa, Australia e Nuova Zelanda. 1' di lettura. Il colosso mondiale dell’autonoleggio Hertz, in crisi per le conseguenze del coronavirus, ha presentato istanza di fallimento negli Stati Uniti e in Canada.

Non sono incluse le attività operative in altre aree, tra cui Europa, Australia e Nuova Zelanda. (AFP). L’istanza riguarda Stati Uniti e Canada. (Il Sole 24 ORE)

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Nel caso della Hertz la liquidazione dei debiti però sarà più complicata del solito. La Hertz ad aprile era già diventata insolvente, non essendo riuscita a pagare un rateo di “lease” ai propri creditori. (Positanonews)

«Tuttavia - precisa la nota - , permangono incertezze sul ritorno del reddito e sulla completa riapertura del mercato, il che ha reso necessaria l'azione di oggi». Nel deposito del 'chapter 11' negli Stati Uniti non sono incluse le attività operative in altre aree, tra cui Europa, Australia e Nuova Zelanda (Il Messaggero)

Se va in crisi anche un colosso come Hertz vuol dire che il settore è veramente sull'orlo del baratro. È vero che Hertz aveva già attraversato una pesante crisi nel 2008 ma sembrava essersi ripresa e navigare ora in buone acque, ma il lockdown è stato fatale. (L'Unione Sarda.it)

In estrema sintesi nella procedura Usa: a) il debitore mantiene il possesso dei propri beni; b) i creditori non possono aggredire tali beni. (askanews) - Che cos'è il Chapter 11, il capitolo 11, della legge fallimentare statunitense, che in queste ore si sta applicando al colosso statunitense dell'autonoleggio Hertz, dopo essere stato adottato in molti altri casi Oltreoceano? (Yahoo Finanza)

Da Hertz a Neiman Marcus i big dichiarano bancarotta. Anche il famoso brand di intimo Victoria’s Secret ha annunciato la chiusura di 250 negozi in Usa e Canada. (Proiezioni di Borsa)

L’intera industria delle auto a noleggio è stata devastata dal crollo dei viaggi dopo che è stata dichiarata la pandemia. Un altro grande colosso dichiara fallimento a causa del Coronavirus. Hertz non è di certo la prima società ad essere stata messa in ginocchio dall’emergenza Coronavirus. (Bitecoin)