Lenzuola bianche su alcuni balconi termolesi, la risposta di legalità all'appello di Maria Falcone

Un appello lanciato dalla sorella del magistrato simbolo della lotta a Cosa Nostra.

Anche su alcuni balconi termolesi hanno esposto lenzuola bianche nell'occasione della giornata nazionale della legalità, che commemora le stragi di mafia, a cominciare da quella di Capaci, costata la vita a Giovanni Falcone, alla moglie Giovanna Morvillo e ai tre agenti della scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani (Termoli Online)

Su altri media

Sembra che ci sia una palese associazione – aggiunge il magistrato – con chi, come loro è morto in servizio e chi, in questi giorni, è morto per via del Coronavirus”. (Agrigento Notizie)

"Non ci aspettavamo questa risposta dalla gente - dicono i ragazzi della Fondazione Falcone al microfono - ma invitiamo a mantenere la distanza di sicurezza". Centinaia di persone, tra ragazzi e adulti, sono arrivati poco prima delle 17.58, ora della strage, muniti di mascherina. (La Repubblica)

Non per questo il ricordo ‘silenzioso’ della strage di Capaci - dichiara il presidente della Regione, Nello Musumeci - può assumere un significato diverso. (PalermoToday)

Il sindaco, Ignazio Abbate, ha deposto una corona d’alloro al ceppo rievocativo la strage terroristica mafiosa decisa da Cosa Nostra, in Viale Medaglie D’Oro. (Radio RTM Modica)

«Dov'è Giovanni?», furono le ultime parole pronunciate da Francesca Morvillo, prima di morire come il marito a causa delle gravi emorragie interne riportate. A bordo della Croma bianca, il 23 maggio 1992, accanto a Giovanni Falcone c'era anche la moglie Francesca Morvillo. (Donna Fanpage)

Ma se si vuole andare oltre le liturgie ufficiali, bisogna recuperare per intera una storia che è fatta più di conflitti che di trionfi. L’Italia è un paese senza memoria o con una memoria programmata, che produce icone e cancella o sbiadisce la realtà. (Il Fatto Quotidiano)