"Un pensiero che ritorna e nel silenzio diventa assordante"► Il video commovente della Polizia in ricordo degli agenti di scorta di Falcone e Borsellino

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Un pensiero che ritorna e nel silenzio diventa assordante”.

Ecco il video commovente realizzato dalla Polizia di Stato.

“Oggi le nostre note suonano per ricordare, per fare memoria delle poliziotte e dei poliziotti che hanno dedicato la vita al servizio del paese.

23 maggio, in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, la Polizia di Stato ha voluto ricordare con le note del “Silenzio” il sacrificio di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e di tutti gli Agenti di scorta che hanno perso la vita nelle stragi di Capaci e di Via D’Amelio: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina. (Radio Radio)

Su altre fonti

"Uno spiacevole errore", replica il Comune. Specie se commesse sulla pagina ufficiale del Comune che ha dato proprio i natali a Giovanni Falcone", accusa il consigliere comunale della Lega Igor Gelarda, che ha segnalato la gaffe. (Giornale di Sicilia)

Ma di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tutti i martiri della mafia ci resterà indelebile il ricordo, vivo l’esempio". Devi attivare javascript per riprodurre il video. (PalermoToday)

Leggi Anche Falcone sapeva cosa gli sarebbe successo. Oggi, ai tempi del coronavirus, il metodo Falcone fa ancora scuola. Di qui l’intuizione di creare un pool di magistrati antimafia che operasse secondo i parametri della centralizzazione e specializzazione. (Il Fatto Quotidiano)

L'importante atto simbolico è stato accompagnato da riflessioni sull'importanza della memoria e sulla necessità di un impegno quotidiano per educare al rispetto della legge e tutelare la difesa dei principi di uguaglianza, libertà e dignità. (ForlìToday)

Un 23 maggio diverso, ma non per questo meno denso di significato e di simboli. Oltre a Falcone nell’attentato muoiono la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro (La Sicilia)

Il 19 Gennaio del 1988, il consiglio superiore della magistratura deve scegliere tra due canditati: Giovanni Falcone e Antonino Meli. L’approccio al mondo del lavoro. In seguito alla laurea, Giovanni Falcone esegue il concorso in magistratura ottenendo il primo incarico nel 1965 come pretore a Lentini. (Thesocialpost.it)