Ucraina, fallisce il dialogo Usa-Russia: “Prepariamoci alla possibile escalation”

La Repubblica ESTERI

Si alza il tono della retorica tra Washington e Mosca, dopo gli incontri di Ginevra, Bruxelles e Vienna, evocando i fantasmi di un conflitto nel cuore dell'Europa.

Al termine del vertice di ieri all'Osce, il vice ministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov ha detto che non c'è motivo di continuare il dialogo, perché gli americani hanno rifiutato le richieste fondamentali del suo governo, cioè negare all'Ucraina l'ingresso nella Nato, bloccare l'espansione verso Est dell'Alleanza, e tornare all'architettura della sicurezza in vigore prima del 1997

colloqui tra Usa e Russia sono finiti "in un vicolo cieco", e "i tamburi di guerra suonano forte". (La Repubblica)

Ne parlano anche altre testate

Allo stesso tempo Mosca sostiene il ritorno alla situazione del 1997, quando fu firmato l’Atto fondativo tra Russia e NATO Si è conclusa con un nulla di fatto la terza fase dei colloqui tra occidente e Russia sulle garanzie di sicurezza in Europa? (Farodiroma)

L’eventuale introduzione di sanzioni Usa contro il presidente russo Putin per la crisi in Ucraina sarebbe “una misura oltre ogni limite, paragonabile alla rottura delle relazioni”, ha detto il suo portavoce. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

L’inviato degli Stati Uniti ai colloqui dell’OSCE ha detto che l’Occidente non dovrebbe cedere al ricatto. Il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha affermato che le richieste degli Stati Uniti di ritirarsi sono inaccettabili. (Il Digitale)

C’è ancora una possibilità che la flessibilità degli Stati Uniti in altre due aree possa scongiurare l’azione militare russa. Gli Stati Uniti, tuttavia, ora devono muoversi molto velocemente per offrire questi compromessi. (L'Indro)

Inoltre, come già osservato, l’attuale situazione di stallo offre benefici a tutti gli attori coinvolti, NATO e Russia in primis La politica di ‘brinkmanship’ perseguita da Mosca sta, infatti, spingendo vari Paesi – in primo luogo Svezia e Finlandia – ad avvicinarsi molto alla NATO. (L'Indro)

«La nostra pazienza è finita, l’Occidente si è fatto prendere dall’arroganza e ha esacerbato le tensioni violando i suoi obblighi e il buon senso», ha tuonato il capo della diplomazia moscovita, tornando a insistere che la garanzia decisiva è la rinuncia definitiva della Nato a espandersi verso Est, in primo luogo all’Ucraina. (GameGurus)