Cirio: ”Fiduciosi che il Piemonte possa tornare arancione già la prossima settimana” - La Guida

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Torino – “I dati del pre-report settimanale, che verrà validato domani dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, confermano un progressivo miglioramento della situazione epidemiologica in Piemonte”.

Naturalmente il report deve essere validato entro domani dalla Cabina di regia nazionale, ma in base a questi parametri siamo fiduciosi che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana

A sottolinearlo è il presidente della Regione, Alberto Cirio, con una nota stampa in cui anticipa i dati registrati questa settimana e si dice “fiducioso che il Piemonte possa ritornare arancione già dalla prossima settimana”. (LaGuida.it)

Su altri media

Lo riporta una nota della Regione Piemonte Si tratta di Torino e Cuneo per le quali, alla luce del nuovo decreto, andrebbero mantenute misure più restrittive fino all’abbassamento dell’incidenza sotto i 250 casi su 100 mila abitanti. (LaPresse)

Leggi anche: Coronavirus, i nuovi casi sono oltre 1600. Questo in relazione al dato generale piemontese, con dei valori che registrano una maggiore attività nel Torinese rispetto al resto della regione (La Stampa)

L’assistente vocale del colosso della musica in streaming che consentirà di esaudire le nostre richieste musicali sta iniziando ad essere disponibile per una ristretta fascia di utenti in USA, sia su iOS che su Android, e nelle prossime settimane verrà progressivamente ampliato. (HelpMeTech)

I vaccini, la prudenza e il rispetto delle regole sono le uniche vere armi per uscire da questa emergenza e poter finalmente ripartire» La pressione ospedaliera resta alta, ma in fase di stabilizzazione (59% l’occupazione dei posti di terapia intensiva e 67% l’occupazione dei posti letto ordinari)». (QC QuotidianoCanavese)

Si riduce il numero di nuovi casi segnalati e anche il numero di focolai attivi o nuovi. Il valore Rt è infatti sceso ulteriormente sotto l’1, attestandosi a 0.9 per l’Rt puntuale e a 0.88 per l’Rt medio. (Prima Vercelli)

Tre le fragilità indicate: il protocollo per le cure domiciliari sull’attivazione delle Usca, che sono troppo poche e che dunque non possono rispondere a chi potrebbe evitare anche il ricovero in ospedale, l’assistenza domiciliare integrata, e la fragilità del raccordo tra ospedali e medici di famiglia. (LaGuida.it)