Banche, Bce estende fino a marzo 2022 sgravio requisiti patrimoniali

LaPresse ECONOMIA

Lo sgravio era stato concesso a settembre 2020 e sarebbe dovuto scadere il prossimo 27 giugno

Lo riporta una nota di Francoforte, in cui si spiega che a causa del sussistere di “circostanze eccezionali” legate alla pandemia, le banche dell’area euro continueranno a poter escludere parte della propria esposizione verso le banche centrali dal calcolo del coefficiente di leva finanziaria.

(LaPresse) – La Bce, insieme alla Vigilanza bancaria, ha deciso di estendere fino a marzo 2022 lo sgravio del coefficiente di leva finanziaria per le banche. (LaPresse)

Su altre fonti

Nessun commento ufficiale sul. Tocca alla Banca Centrale Europea interrompere il balletto di piani fantasiosi, trattative mai partite, amministratori superflui e riorganizzazioni aziendali. (LA NAZIONE)

Con l'effetto che i bond vengano alla fine assorbiti in un'eventuale prossima crisi Infatti il Mef vorrebbe cedere Mps a Unicredit, la quale, però, tentenna da diverso tempo anche perché Siena ha sulle spalle oltre 10 miliardi di possibili cause di cui quasi 4 miliardi in capo alla Fondazione Mps. (Milano Finanza)

Intanto dagli accordi di bancassicurazione spunta un potenziale indennizzo da 1 miliardo alla compagnia francese. Mps ha ricevuto una lettera dalla Bce in cui Francoforte sollecita chiarimenti sui tempi dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi. (Finanza Report)

Chi si accollerà Mps dovrà farsi carico anche di un “indennizzo da almeno un miliardo che potrebbe essere pagato al partner assicurativo francese Axa”. (Wall Street Italia)

I bond subordinati, vale la pena precisare, sarebbero i primi a essere coinvolti nel caso di una nuova ennesima crisi di Monte dei Paschi. Il piano A per il Tesoro rimane quello di dare Mps in sposa a UniCredit (Finanzaonline.com)

Proprio l'Istituto di Francoforte, scriveva ieri l'ANSA, sarebbe in pressing per definire le tempistiche dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi, che la banca dovrebbe realizzare nel caso in cui il Tesoro, azionista con una quota del 64%, non trovasse un partner per la privatizzazione. (ilmessaggero.it)