“Covid arma segreta Cina per la terza guerra mondiale”. Il documento choc

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COVID ARMA SEGRETA CINA: “GRANDI PREOCCUPAZIONI, ARMI PERICOLOSE”. POTREBBE INTERESSARTI → Farmaco blocca covid scoperto a Padova: “Abbatte le ospedalizzazioni”. A Pechino, sempre in base al documento pubblicato da The Australian, starebbero lavorando anche su agenti patogeni rilasciati di notte o all’alba, che farebbero collassare il «sistema medico del nemico».

La questione è arrivata fino al parlamento britannico, e Tom Tugendhat, presidente della commissione Affari esteri, ha commentato «Questo documento solleva grandi preoccupazioni. (Computer Magazine)

Su altre fonti

Gli autori del dossier infatti sottolineano come la terza guerra mondiale “sarà biologica” diversamente da quanto accaduto per le prime due È questa l’accusa mossa dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti al Dragone. (Money.it)

Nel dossier si leggerebbe che queste sarebbe le “armi determinanti per la vittoria”, sottolineando le condizioni perfette per liberarle nell’ambiente e gli effetti che potrebbero avere sui Paesi nemici. (QuiFinanza)

Stampa. Cina si stava preparando per combattere una terza guerra mondiale con armi biologiche, compresi i coronavirus. Il clamoroso documento svela che gli scienziati hanno studiato a lungo come manipolare le malattie “in un modo mai visto prima”. (Salernonotizie.it)

Le agenzie di intelligence sospettano che il Covid-19 possa essere il risultato di una fuga involontaria dal laboratorio di Wuhan La prova che Pechino ha considerato il potenziale militare dei Covid-19 dal 2015 ha sollevato nuovi timori sull’esplosione della pandemia. (Imola Oggi)

E adesso, la prova che Pechino ha considerato il potenziale militare del Covid-19 dal 2015, sta sollevando nuovi timori sulle origini della pandemia. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

Le autorità taiwanesi, al contrario, concordano che la loro isola faccia parte della Cina, ma non della Repubblica Popolare Cinese. Ormai, per gli Stati Uniti, non è più possibile rimandare la questione taiwanese nascondendosi dietro a un’ambiguità di facciata (InsideOver)