Balzo del petrolio, +3% con la ripresa dell'output Usa

AGI - Agenzia Italia ECONOMIA

C'è, innanzitutto, il ritorno, molto lento, della produzione negli Stati Uniti dopo lo stop causato dal grande freddo che ha colpito il Texas.

Tuttavia nel caso del prezzo del greggio, ci sono anche altre ragioni, più contingenti dietro alla ripresa dei corsi.

Il greggio fa la parte del leone, visto che dal marzo scorso, cioè dall'inizio della pandemia guadagna quasi il 200%.

Il petrolio fa un balzo in avanti di circa il 3% oggi, ma non è la sola commodity a salire. (AGI - Agenzia Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Previsioni sul prezzo del Petrolio e del Gas Naturale. Anche il Wti e il Brent si sono mossi al rialzo dopo il lieve calo degli scorsi giorni, che aveva fatto dubitare dell’ottimismo degli investitori sul mantenimento dei livelli di produzione dell’OPEC+. (FX Empire Italy)

"Questa scelta però -aggiunge Ronzoni- ci ha premiato perché abbiamo chiuso il tesseramento 2020 con 6.000 iscritti in più. "Sappiamo -osserva-che ci sono ancora blocchi delle attività e lockdown anche vasti, sappiamo che a marzo scade il blocco dei licenziamenti. (Yahoo Finanza)

"Sappiamo -osserva-che ci sono ancora blocchi delle attività e lockdown anche vasti, sappiamo che a marzo scade il blocco dei licenziamenti. Comunque, posso confermare fin d'ora che sicuramente avremo raggiunto anche nel 2020 gli stessi iscritti del 2019, ossia oltre 5 milioni", dichiara Galli. (Yahoo Finanza)

Previsioni sul prezzo dell’Oro. Il prezzo dell’oro si è spinto fin sopra i 1800 dollari, come sopra accennato, per tentare di affrontare l’EMA (la media mobile esponenziale) a 200 giorni. Infine, come anticipato, il prezzo del gas naturale è sceso fino a quota 2,9 dollari (Yahoo Finanza)

Il Wti americano con consegna a marzo sfiora i 60 dollari al barile a 59,96, pari a +1,22%. rezzi del petrolio di nuovo in rialzo dopo le prese di beneficio degli ultimi giorni della scorsa settimana. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Secondo quanto riferisce Bloomberg, l’Arabia Saudita (leader di fatto dell’organizzazione) premerà affinché si decida per il mantenimento degli attuali tagli alla produzione di petrolio. A marzo sarà quasi un anno dalla guerra dei prezzi innescata proprio da Russia e Arabia Saudita. (IG)