Avrebbe screditato la sanità veneta, Crisanti indagato per diffamazione

VeronaSera INTERNO

Secondo Toniolo, Crisanti avrebbe in più di un'occasione screditato l'operato della Regione e di Azienda Zero.

Di fatto, solo il 23% dei tamponi rapidi acquistati è di terza generazione, ovvero quelli che, secondo il Ministero, mostravano risultati sovrapponibili ai tamponi molecolari

Sarà compito della Procura, dunque, accertare se effettivamente siano stati diffamatori gli interventi del professor Crisanti, il quale risulta indagato. (VeronaSera)

Ne parlano anche altre fonti

Crisanti, direttore dell'Istituto di microbiologia dell’Università di Padova, è un dipendente della sanità del Veneto A presentare l’esposto è stato il direttore generale di Azienda Zero, Roberto Toniolo. (L'Arena)

Il Corriere scrive: Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova dopo una segnalazione di Azienda Zero, il braccio operativo della Regione, secondo la quale le critiche dello scienziato al sistema di prevenzione Covid - in particolare l’uso generalizzato dei test rapidi - avrebbe gettato discredito sulla sanità veneta. (L'HuffPost)

Padova, 29 aprile 2021 – Il microbiologo Andrea Crisanti è indagato dalla Procura di Padova per diffamazione dopo le critiche al sistema di prevenzione Covid della Sanità veneta e, in particolare, per l’uso generalizzato dei test rapidi per il tracciamento dei casi positivi. (il Resto del Carlino)

Nell'esposto si sostiene che il professor Crisanti con le sue critiche screditerebbe l’impianto di prevenzione adottato dalla Regione Veneto in tema di Covid 19. Azienda Zero infatti, braccio operativo della Regione, ha denunciato il comportamento del microbiologo, a suo dire diffamatorio visto che il professore è anche un “dipendente”. (VicenzaToday)

Le persone che hanno completato il ciclo (prima e seconda dose) sono 491.659 pari al 9,8% della popolazione Coronavirus Veneto, sono 935 i nuovi positivi e 17 i morti nelle ultime 24 ore. (ilgazzettino.it)

Flor vs Crisanti. Flor non si stava solo riferendo a un'eventuale querela ai danni della trasmissione, di cui per la verità non si ha notizia, ma anche al professor Crisanti e alle sue affermazioni sui tamponi rapidi fatte ai giornalisti di "Report". (TrevisoToday)