Green pass, cosa sappiamo della black list europea per revocare quelli falsi

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WiredLeaks, come mandarci una segnalazione anonima Hai informazioni sui green pass falsi che vuoi condividere in modo sicuro?

Né sono stati revocati i 62 green pass divulgati su internet il 30 ottobre, di cui Wired ha già scritto, di cui tuttora non si conosce la provenienza

Se così fosse, il ministero potrebbe anche dover contattare i legittimi proprietari dei green pass rubati per emetterne di nuovi. (Wired.it)

Ne parlano anche altre testate

(segue). casi come green pass Hitler solo all'estero, in Italia nessun caso simile. ''I green pass che si trovano online, talvolta, come nel caso di Emule e come accade in alcune zone del dark web, possono essere effettivamente autentici e validi'', dice Croce. (Adnkronos)

Bitcoin ed Ethereum erano quelle preferite Smascherati i responsabili della truffa dei Green Pass su Telegram che si professavano No-Vax. Operazione nazionale del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Finanza. (QuiLivorno.it)

Inoltre, il Garante della Privacy sta già indagando sull’accaduto, considerato l’alto rischio che corrono i dati personali degli intestatari dei Green Pass. Sono previste pesanti sanzioni per chi esponga Green Pass falsi e per chi ometta di controllarlo (Tech Meteoweek)

Che c’è da sapere sulle Green Pass Collection. Proviamo, innanzitutto, a capire da dove arrivano le “Green Pass Collections” condivise sul web ovvero archivi liberamente scaricabili contenenti Green Pass apparentemente di persone vere e che comunque vengono riconosciuti come validi da diverse app europee come VerificaC19. (Cyber Security 360)

I truffatori, che assicuravano l’autenticità del green pass grazie a una presunta complicità di personale sanitario e che garantivano agli utenti la formula “soddisfatti o rimborsati”, richiedevano il pagamento del titolo rigorosamente in criptovalute. (Il Lametino)

poi – di fotografie di documenti di identità e tessere sanitarie di numerosi soggetti, referti attestanti la negatività ai tamponi naso-faringei, attestazioni false di compiacimento di clienti per i green pass contraffatti e, soprattutto, chat da cui emerge, in maniera eloquente, il subdolo modus operandi adottato dall’organizzazione criminale. (Approdo Calabria)