McDonald’s in Russia, ecco l’impero dell’imprenditore che l’ha rilevato

QuiFinanza ESTERI

Si stima che l’addio alla Russia sia costato circa 55 milioni di dollari, con una gestione dei ristoranti che era ormai diventata insostenibile

L’accordo con Govor. Manca ancora la firma nero su bianco, ma quello tra Govor e McDonald’s è un patto ormai fatto.

Nel 1990 McDonald’s fu il primo tra i marchi di consumo occidentali a conquistare l’accesso in Russia, aprendo poi le porte a tanti altri brand. (QuiFinanza)

Ne parlano anche altre fonti

(afp). Starbucks si aggiunge così a multinazionali come Exxon mobil e British american tobacco, che hanno già annunciato che lasceranno il Paese La compagnia di Seattle ha 130 negozi in Russia, che sono operati dal gruppo Alshaya per licenza, con circa 2mila impiegati nel Paese. (la Repubblica)

La decisione segue l’annuncio di altre multinazionali come McDonald’s (che operava nel paese da 32 anni), Exxon Mobil e British American Tobacco, che si sono già ritirate dal Paese. Le aziende occidentali si ritirano un pezzo alla volta (anche se molte altre società, italiane incluse, rimangono in Russia: qui l’articolo completo). (Corriere della Sera)

Tra questi, anche molti giovani: hanno lasciato la Russia per il timore di ritrovarsi in guerra. McDonald's - la cui apertura in Russia nel 1990 è stata un fenomeno culturale - si è ritirata completamente dopo l'invasione dell'Ucraina. (ilmessaggero.it)

Lunedì 23 Maggio 2022, 16:30. . . . (Teleborsa) - Starbucks, iconica catena di caffè statunitense, ha deciso di lasciare la Russia dopo 15 anni di attività nel paese. La società aveva annunciato a inizio marzo di aver sospeso le attività in Russia, mentre oggi ha comunicato che il suo marchio non sarà più attivo nel paese guidato da Vladimir Putin. (ilmessaggero.it)

Il gigante del caffè americano segue le orme di Exxon Mobil e British American Tobacco, tra gli altri, ma anche Renault, che hanno deciso di ritirarsi dal mercato russo dopo l'invasione di Putin in Ucraina. (ilGiornale.it)

All’inizio di marzo, il gigante del caffè aveva già sospeso tutte le operazioni commerciali russe e chiuso temporaneamente tutti i punti vendita russi. Oggi, in una nota inviata ai dipendenti, Starbucks ha annunciato la chiusura di tutte le sue attività commerciali in Russia (Forbes Italia)