RTX 3000: Nvidia potrebbe bloccare la produzione della serie per inserire tecnologie anti-crypto miner

Stando ad alcune voci Nvidia potrebbe bloccare la produzione della serie di GPU RTX 3000 per introdurre le nuove tecnologie software anti minatori di cripto valute, come fatto con la nuova GeForce RTX 3060.

Naturalmente non parliamo di GPU con nuove specifiche hardware, anche perché paradossalmente la serie 3000 è richiestissima: è probabilmente la più venduta di sempre, ma è riuscita a raggiungere pochissimi videogiocatori. (Multiplayer.it)

La notizia riportata su altri giornali

Battezzata opportunamente Cryptocurrency Mining Processor (CMP HX), la scheda è stata privata di capacità grafiche, ma è anche stata notevolmente ridotta di dimensioni e le sue prestazioni per picchi di voltaggio e frequenza sono ottimizzate per la creazione delle monete digitali. (Lega Nerd)

Infatti, come affermato da Bryan Del Rizzo, director of global PR di GeForce, la tecnologia anti-crypto non è solo implementata dei driver, ma comprende anche la GPU stessa ed il BIOS. (Tom's Hardware Italia)

Inizialmente, la GeForce RTX 3060 poteva ottenere un hash rate di circa 41,526MH/s su PhoenixMiner 5.5c all’inizio dell’operazione di mining. La scheda che è riuscito ad ottenere è una Zotac GeForce RTX 3060 Twin Edge e lo YouTuber ha potuto verificare che effettivamente le prestazioni in mining sono limitate per la scheda. (Tom's Hardware Italia)

“Questa misura ha perfettamente senso,” ha aggiunto Nvidia, considerando che la GeForce RTX è “stata creata per soddisfare le esigenze dei gamer” e non dei miner di criptovalute. All’inizio dell’anno, la società ha commentato che probabilmente l’offerta di GPU sarebbe stata “ridotta” nel corso del primo trimestre (Cointelegraph Italia)

Il nuovo Nvidia CMP, stando alle analisi dei colleghi di Anandtech, non sarà altro però che gli stessi chip delle schede RTX con la mancanza dell’output video, o comunque una serie di chip già facilmente fabbricabili dall’azienda, piuttosto che dei nuovi “motori” studiati appositamente. (DR COMMODORE)

Nasce in casa Nvidia un nuovo modo di pensare le GPU: d’ora in avanti, infatti, le unità dedicate espressamente al mining saranno denominate “CMP” (Cryptocurrency Mining Processor) e l’azienda scommetterà espressamente su queste ultime per creare dinamiche virtuose sia per chi intende operare sulle criptovalute, sia per chi invece vorrebbe una GPU tradizionale. (Punto Informatico)