Omicidio Vincenzo Urso, condanna all'ergastolo di Piero Erco annullata per un cavillo- Corriere

Corriere della Sera INTERNO

Di Laura Sirignano Piero Erco era stato condannato per l’omicidio di Vincenzo Urso avvenuto nel 2009. Processo da rifare perché uno dei giudici non togati aveva superato l’età massima per far parte del collegio Un anno fa fu condannato all’ergastolo per omicidio dalla corte d’assise di Palermo. Oggi Piero Erco, campano, accusato di avere assassinato l’imprenditore palermitano Vincenzo Urso , ucciso nel 2009 con sei colpi di pistola, a Villabate, perché faceva concorrenza a imprese vicine ai clan mafiosi, torna libero. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altre testate

Il collegio di appello ha preso atto che, al momento del verdetto, uno dei giudici popolari aveva superato i 65 anni, età massima fissata dalla legge per far parte della giuria. PALERMO – La sentenza di condanna è stata annullata. (Livesicilia.it)

Il vizio è causa di una nullità assoluta, come se la sentenza non esistesse, perchè emessa da un «non giudice». Un ergastolo e una condanna a 25 anni annullati perchè uno dei sei giudici popolari della Corte di assise di Palermo aveva già compiuto 65 anni, l’età massima prevista dalla legge per far parte delle giurie popolari. (Gazzetta del Sud - Edizione Sicilia)

Un ergastolo e una condanna a 25 anni annullati perché uno dei sei giudici popolari della Corte di assise di Palermo aveva già compiuto 65 anni, l’età massima prevista dalla legge per far parte delle giurie popolari. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Uno dei giudici popolari, al momento del verdetto, aveva superato i 65 anni, età massima fissata dalla legge per far parte della giuria. (Fanpage.it)

Per la stessa ragione è stata annullata anche la condanna a 25 anni di carcere per il complice, Luca Mantia. Era stato condannato all'ergastolo ma oggi quella sentenza è stata annullata dalla corte d'assise d'appello per un cavillo. (Today.it)

Oggi la condanna di Piero Erco è stata annullata dalla corte d’assise d’appello perchè uno dei giudici popolari, al momento del verdetto, aveva superato i 65 anni, età massima fissata dalla legge per far parte della giuria. (La Sicilia)