Omicidio Vetralla, lo zio di Matias prova a farsi giustizia da solo

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Omicidio Vetralla, lo zio di Matias prova a farsi giustizia da solo. “Ditemi d’v’è Mirko che lo ammazzo”, avrebbe gridato lo zio (marito della sorella della madre del minore) del piccolo Matias entrando nell’ospedale Belcolle di Viterbo.

Un folle gesto, figlio di una relazione tossica che lo stesso uomo avrebbe avuto con l’ex compagna e madre di Matias

A quanto pare, infatti, avrebbe assunto alcune sostanze dopo aver ucciso il figlio per tentare il suicidio. (next)

Ne parlano anche altre fonti

La posizione di Mirko Tomkow si complica ogni giorno di più. In quel caso potrebbe essere entrato non appena Ubaldo Marcelli ha lasciato il bambino a casa dopo averlo preso a scuola (Corriere di Viterbo)

Ventuno giorni di quarantena in cui, secondo le indagini, avrebbe premeditato il tutto, dopo il divieto di avvicinamento alla famiglia. In casa Tomkow ha trovato solo il figlio, poi ucciso con una coltellata al collo e con lo scotch sul viso (Tuscia Web)

Omicidio Vetralla zio Matias, la successiva denuncia. Ad ogni modo l’intervento dei Carabinieri in questa particolare occasione sarebbe stato provvidenziale: la tempestività con la quale hanno agito ha evitato che potesse avvenire il peggio. (Notizie.it)

L’uccisione del piccolo, 10 anni, per mano del padre Mirko Tomkow con una coltellata alla gola, ha sconvolto la comunità di Vetralla e non solo. Zio di Matias in ospedale con un coltello. (il Digitale)

«Ho fatto una cavolata». Parla molto lentamente e con voce bassa Ubaldo Marcelli, da poco sveglio dopo la lunga sedazione praticata dai medici del reparto di psichiatria. (Il Mattino)

L'omicida al momento è ristretto in carcere. L'ultimo abbraccio a Matias: un intero paese si è stretto intorno al bimbo ucciso dal padre Le foto Per donare e aiutare la mamma di Matias si può inviare i fondi su un apposito conto corrente:. (Il Messaggero)