Bolletta elettrica, aumento 40%: cosa dicono Meloni, Salvini, Letta e Conte

Adnkronos INTERNO

"Qualcosa non va in queste strategie, ma mi aspetto che il ministro Cingolani invece di annunciarmi che la bolletta aumenterà ulteriormente -conclude Meloni- mi dica che cosa intende fare per fermare quell'aumento".

L'appello dei principali leader politici al governo è di intervenire per fermare l'aumento.

"Il M5S - ha proseguito Conte - si è impegnato a formulare delle proposte e su questo abbiamo ottenuto piena disponibilità dal ministro Cingolani"

ENRICO LETTA. (Adnkronos)

La notizia riportata su altri media

Né lui né la Meloni possono permettersi, con la montagna di debiti che ha l’Italia, di andare troppo per le lunghe sulla scelta per il Quirinale. Dunque i leader del Pd e di Fdi sono pronti a vigilare che non si consumino strappi troppo violenti né nel governo, né nello schieramento di destra. (Proiezioni di Borsa)

In conferenza stampa a Lamezia Terme il commissario Stefano Graziano ha snocciolato i punti nevralgici della tre giorni sottolineando la presenza del presidente Zingaretti e di Michele Emiliano. La Festa dell’Unità è stata una data storica per decenni nei calendari di chi è stato di sinistra. (LaC news24)

con Letta sull'alleanza elettorale "per sconfiggere la destra, ma niente bipolarismo" di Matteo Pucciarelli. Chi è più vicino a Conte tranquillizza: la costruzione di una coalizione con i dem e sinistra è in corso, ma le "fusioni a freddo" e lo schematismo politico non appassionano né l'ex premier né il gruppo dirigente del partito (la Repubblica)

Meloni e Letta si incontrano alla Casa del Cinema di Roma per la presentazione del libro “Razza Poltrona” di Fabrizio Roncone. Ha detto il presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni alla presentazione del libro (neXt Quotidiano)

Il dialogo continuo e la comune direzione di marcia con i dem sono confermati dal leader dei pentastellati Giuseppe Conte. Conte conferma via comune ma nel MoVimento si precisa: "Collaborazione funzionale a riforme. (Sky Tg24 )

Un colpo di spugna ha cancellato dalla memoria le firme sui decreti Salvini, le rivendicazioni reiterate di sovranismo e populismo. Nella congiuntura emergenziale che la politica attraversa, i calcoli di potenza troppo semplici rischiano di urtare contro degli scogli resistenti (Il Riformista)