Vaccini, a chi è guarito una sola dose e non prima di sei mesi

La Repubblica INTERNO

All’inizio della campagna si era previsto di farli aspettare, cioè vaccinarli con prima dose e richiamo alla fine, una volta coperte le altre persone.

Chi è stato infettato dal coronavirus da più di sei mesi farà il vaccino, ma in una sola dose.

«Nel lavoro, coordinato da Maria Rescigno, abbiamo osservato che nelle persone che hanno avuto il Covid, con la prima dose di vaccino c’è una risposta straordinaria del livello di anticorpi. (La Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

"Lo stillicidio dei tagli alle forniture da parte delle aziende produttrici è molto grave", ha rimarcato il governatore della Lombardia Attilio Fontana. Lo rende noto Regione Lombardia, aggiungendo che, nell'ambito della fase "1 ter", nella giornata di martedì 23 febbraio hanno ricevuto la prima dose 4.143 anziani, oltre a 14 che hanno ricevuto la seconda dose. (MilanoToday.it)

Appare plausibile che la variante inglese diventi dominante entro 3-4 settimane. Variante inglese Covid, l’infettivologo Andreoni: chiudere tutte le scuole, picco casi a metà marzo Di. “L’incremento dei casi ormai è visibile sia dai numeri sia dai primi segnali nei pronto soccorso. (Orizzonte Scuola)

Più vaccini ci sono meglio è" (La7)

Nel caso di Carpineto, il sindaco dichiara che a scatenare i contagi è stato un focolaio sviluppato in una scuola con 70 persone coinvolte. A Roma si registra la chiusura di una scuola, la Sinopoli-Ferrini, nel quartiere Africano, per casi sospetti di variante inglese. (Tecnica della Scuola)

Restano chiuse a Jesi le scuole medie e superiori e così i parchi e i luoghi di aggregazione. Jesi è più arancione degli altri Comuni che domenica sera, alcuni con sorpresa e anche un po’ malumore, hanno scoperto di essere diventati arancioni ma possono mantenere le scuole medie aperte. (il Resto del Carlino)

In Toscana sono quasi 31.846 le persone nella categoria Scuola-Università-Forze Armate che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino Priorità alla Scuola crede che la chiusura delle scuole debba essere l’ultima ratio e che si debbano prendere provvedimenti mirati ai singoli Istituti laddove i dati evidenzino dei seri cluster sviluppati nel contesto scolastico, accompagnati da screening rivolti alla popolazione scolastica interessata». (AnconaToday)