Caso Cogne, l'avvocato Taormina chiede di pignorare la villa di Annamaria Franzoni

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Il 22 ottobre alla donna è stato notificato il pignoramento di metà della villa di Cogne, teatro del delitto del piccolo Samuele.

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Sulla vicenda si era già pronunciato il tribunale di Bologna nel 2017, obbligando Franzoni a risarcire Taormina (Tuscia Web)

La notizia riportata su altri media

Ora però l’avvocato Carlo Taormina chiede di pignorare la villetta del delitto per recuperare il denaro del mancato pagamento della parcella. Annamaria Franzoni fu notata da alcuni vicini di casa e, ancora una volta, si ritornò a parlare di lei e della villa. (Corriere della Sera)

La mamma di Cogne ha ormai pagato il suo conto con la giustizia e da circa un anno è una donna libera. Franzoni deve risarcire Taormina con 275mila euro, gli onorari mai pagati, che sono aumentati, nell'atto di precetto: oltre 470mila per la somma di Iva, interessi e cassa previdenza avvocati. (Il Mattino)

Il decreto di pignoramento è stato notificato alla Franzoni lo scorso 22 ottobre e riguarderebbe proprio la casa, unico bene aggredibile. Il tribunale di Bologna nel marzo 2017 ha stabilito le ragioni dell’avvocato Taormina quantificando gli oneri da pagare in 275 mila euro. (Notizie.it )

Alimentava la tensione con continui annunci televisivi sulla identità del vero assassino. Come fosse un monumento, levigato da diciassette anni di riprese televisive, servizi fotografici e migliaia di selfie macabri. (Corriere della Sera)

Taormina, che difese Franzoni fino al processo di appello, è assistito dal figlio Giorgio e dall'avvocato Giuseppina Foderà di Aosta. In pratica, oltre a un vizio nella notifica dell'atto, si sostiene che la villetta non è pignorabile perché è all'interno di un fondo patrimoniale, costituito a maggio 2009 da Franzoni e dal marito Stefano Lorenzi. (Leggo.it)

Gli onorari da pagare a Taormina furono quantificati in 275mila euro, che arrivano, nell'atto di precetto, a oltre 470mila compresa Iva, interessi e cassa previdenza avvocati. Taormina, che difese Franzoni fino al processo di appello, è assistito dal figlio Giorgio e dall'avvocato Giuseppina Foderà di Aosta. (La Repubblica)