Borse Ue positive, su Milano pesa l’effetto dividendi. Iveco pesante dopo cambio al vertice

Borse Ue positive, su Milano pesa l’effetto dividendi. Iveco pesante dopo cambio al vertice
Il Sole 24 ORE ECONOMIA

L’attenuarsi delle tensioni in Medio Oriente, dove sembra allontanarsi almeno per il momento il rischio di escalation del conflitto, dà fiato alle Borse europee , che aprono la settimana in territorio positivo. Il calo dell’avversione al rischio, che la settimana scorsa aveva alimentato la volatilità dei mercati, penalizza i corsi di beni rifugio come l’oro e il dollaro, mentre sono in rialzo i rendimenti dei titoli di Stato. (Il Sole 24 ORE)

Su altre testate

Iveco Banca MPS (Teleborsa)

Gli investitori, pronti a scommettere che non ci sarà una escalation in Medio Oriente, sono ora concentrati sui risultati delle trimestrali. Borse europee in rialzo a metà seduta. (Tiscali Notizie)

Tra queste si presentano a questo primo appuntamento con la cedola due big bank italiane: UniCredit e Banco Bpm. Se la data clou è il 20 maggio 2024 quando numerose delle società del Ftse Mib staccheranno il dividendo, l’altra data da cerchiare in rosso è quella di oggi lunedì 22 aprile, quando diverse big del Ftse Mib si appresteranno a staccare la cedola. (Borse.it)

Piazza Affari frenata dalle cedole (-0,58%), spread in calo

Iveco Group (-2,2%) chiude in coda al listino principale, dopo aver annunciato che Olof Persson sostituirà Gerrit Marx nel ruolo di Ceo dal 1° luglio 2024. (Borse.it)

I mercati beneficiano dell'allentamento delle tensioni in Medio Oriente mentre l'attenzione si sposta sui risultati societari trimestrali (soprattutto le banche in Europa e i colossi tecnologici negli Stati Uniti) e sul calendario macro, che si presenta piuttosto ricco di dati e appuntamenti (fiducia consumatori e PMI preliminari in area euro, GDP e PCE negli USA, riunione BoJ). (Finanza Repubblica)

Procedono positive le Borse europee dopo l'avvio di Wall Street dove sono attesi in settimana i conti delle big tech Apple, Microsoft, Alphabet, Amazon, Nvidia, Meta e Tesla. (La Gazzetta del Mezzogiorno)