Sottosegretari, maxi squadra per l'Economia

ilGiornale.it INTERNO

Per i centristi, in ballo i due senatori Antonio Saccone (ai Trasporti) e Paola Binetti (Famiglia)

Prima novità la nomina di 5 sottosegretari al Mef.

Sul primo punto, il capo dell'esecutivo dovrebbe riservarsi la nomina di almeno due sottosegretari.

Lo scontro nel Pd fa slittare la nomina dei sottosegretari.

Con l'esecutivo Conte le poltrone erano 4: due viceministri e due sottosegretari.

(ilGiornale.it)

Ne parlano anche altri media

Lotte interne, veti contrapposti rallentano il completamento della squadra governativa. In ottica quote rosa ci sarebbe anche Lucia Borgonzoni, ex candidata alla presidente della Regione Emilia-Romagna, ma con poca esperienza nel mondo della scuola. (Orizzonte Scuola)

Ai 5 stelle, ridimensionati dalla decisione di 40 parlamentari di votare no alla fiducia, dovrebbero spettare 11 o 12 sottosegretari. M5s-Pd: la lista dei sottosegretari non è ancora pronta. La compilazione della lista di M5s e Pd è ancora più problematica. (Today.it)

Rassegnato, il sottosegretario Garofoli, cui il premier ha delegato la partita del sottogoverno, ha ricominciato a fare i conti. Anche perchè Draghi vorrebbe tenere per sè 6/7 caselle per mettere persone di fiducia, tecnici, a fare da sentinelle nei ministeri affidati a politici. (Tiscali Notizie)

Un difficile gioco a incastri che potrebbe costare il sacrificio a un big come Stefano Buffagni, pure molto stimato dagli altri partiti. Tanto più se i partiti sono tanti e le richieste per ovvie ragioni si moltiplicano. (La Stampa)

Nel Consiglio dei ministri del mattino, in gran parte focalizzato sulle nuove norme anti Covid, non hanno trovato spazio i nuovi sottosegretari del governo Draghi. I pentastellati sperano di portare a casa 11-12 caselle, ma i più pessimisti parlano addirittura di 10 posti a disposizione del M5S. (Adnkronos)

Stop allo spostamento tra le Regioni prolungato per altri trenta giorni e una linea quella del Presidente del Consiglio Draghi che tende a rafforzare i dialogo e la condivisione con gli amministratori locali, senza cedere sulla linea del rigore, imposta dai numeri e dalla diffusione delle varianti, che continuano a incidere in modo sempre più evidente sulla curva dei contagi (TG La7)