Milano, trionfo per Chailly alla Scala con la Nona Sinfonia di Beethoven a 200 anni esatti dal debutto
L’«Ode alla Gioia» sferza come un imperativo morale, non c’è «comfort zone» nella Nona Sinfonia di Beethoven interpretata martedì 7 maggio da Riccardo Chailly alla Scala, in una serata storica, nell’esatta ricorrenza della prima esecuzione del capolavoro, portato al debutto a Vienna il 7 maggio 1724, diretto dallo stesso compositore, quasi completamente sordo. Un trionfo, per Riccardo Chailly, per l’orchestra e il coro del Teatro, salutati da dieci minuti di ovazioni, in un’atmosfera quasi da serata di Sant’Ambrogio. (Corriere Milano)
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Nella sala del Piermarini occupata in ogni ordine di posti, gli spettatori milanesi hanno dedicato lunghi e calorosi applausi all'orchestra diretta dal Maestro Riccardo Chailly, al coro guidato da Alberto Malazzi e ai solisti. (TGR Lombardia)
Duecento anni fa, il 7 maggio, il pubblico viennese assisteva al debutto dell’ultima sinfonia di Ludwig van Beethoven, la Nona. Dirigeva il compositore, da tempo completamente sordo. (la Repubblica)
Max Klinger, “Monumento a Beethoven” (1902), realizzato con il fregio di Klimt per la mostra alla Secessione di Vienna, per i 250 della nascita del compositore. Nell’occasione Mahler diresse l’Inno alla Gioia (Avvenire)
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Claudia Gualdana 07 maggio 2024 (Liberoquotidiano.it)
Due ciocche di capelli di Ludwig van Beethoven potrebbero racchiudere la causa della sordità che tanto afflisse il compositore tedesco da quando aveva meno di 30 anni. (La Nuova Venezia)
