Rifiutare vaccino in azienda: cosa succede se non ci si immunizza senza giustificato motivo
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Vaccini in azienda: cosa succede col rifiuto. Intervistato dall’Adnkronos, l’esperto ha spiegato che la posizione del lavoratore operante in un settore diverso da quello sanitario, a fronte dell’opportunità di vaccinazione anti-Covid offerta dall’azienda, è diversa a seconda della posizione assunta in proposito da quest’ultima.
In questo caso il dipendente ha il dovere di sottoporsi a questa misura preventiva salvo che sussista un giustificato motivo in senso contrario (gravidanza, particolari condizioni fisiche, etc. (Notizie.it )
La notizia riportata su altri giornali
«Michele - precisa la famiglia in una nota - si sentiva male da giorni e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del bolognese che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa, banale forma virale, lo aveva rispedito a casa. (La Stampa)
Chi intende avviare il processo di immunizzazione dal Covid potrà prenotare un appuntamento per ricevere il farmaco sul portale regionale della Toscana Prenota Vaccino. Venerdì 11 giugno potranno accedere anche i nati nel 2000, 2001 e 2002 e il 12 giugno quelli del 2003, 2004 e 2005. (Arezzo Notizie)
Quest’ultima, secondo alcuni, potrebbe essere davvero indispensabile e può addirittura ostacolare la diffusione delle numerose varianti. Alcuni esperti sono convinti dell'efficacia. E’ da diverse settimane, o forse anche mesi, che molti esperti di tutto il mondo stanno valutando la possibilità di effettuare una. (iLMeteo.it)
Le somministrazioni in programma in giornata sono 100: 50 a Brindisi e altrettante a Francavilla Fontana. Ieri, sabato 5 giugno, sono state somministrate circa 4mila dosi, tra cui 400 di Janssen: dal primo giugno oltre 2. (BrindisiReport)
Da già oggi è possibile prenotarsi in farmacia e insieme alle popolazioni target assegnate, nelle farmacie si potranno vaccinare anche quei cittadini che, per diversi motivi, non si erano ancora prenotati. (il Resto del Carlino)
Per avere a disposizione risultati più solidi e confrontabili è quindi «necessario attendere un tempo di follow-up più lungo» La protezione indotta dai vaccini anti Covid-19 è «protratta nel tempo», anche se al momento non è possibile quantificare questa durata. (Gazzetta del Sud)