Vino: l'Italia ha il suo primo Master of Wine

Giornale di Sicilia ECONOMIA

Con l'ingresso di Gorelli i Masters of Wine nel mondo diventano 418.

Il vino italiano ha, finalmente, il suo ambasciatore nella più influente associazione del vino al mondo, considerata una sorta di Onu del settore.

"Il ruolo dei Masters of Wine, storicamente, non è certo quello di piegare la produzione del vino al gusto imperante - commenta Gabriele Gorelli, che tra le altre cose ha curato la sezione italiana della Sotheby's Wine Encyclopedia 2020 -

L'associazione inglese The Institute of Masters of Wine, spiega una nota, la più autorevole ed antica organizzazione dedicata alla conoscenza ed al commercio del vino, accoglie così tra i suoi ranghi il primo rappresentante italiano di sempre. (Giornale di Sicilia)

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Senza alcun timore riverenziale, perché il successo dei Masters of Wine risiede prima di tutto nella capacità di approfondire ed ampliare le conoscenze, valorizzando le differenze e le peculiarità, di cui il Belpaese non è secondo a nessuno. (IdeaWebTv)

“Un Master of Wine - aggiunge Gabriele Gorelli - non deve ‘indovinare’ i vini, ma dimostrare di averli compresi. Alle spalle, un percorso impegnativo, iniziato nel 2014, quando Firenze accolse il quadriennale Symposium del The Institute of Masters of Wine. (Nove da Firenze)

Sono i numeri del The Institute of Masters of Wine, la più autorevole e antica organizzazione - inglese - che nei suoi quasi 70 anni di età non aveva mai aperto le sue porte a un italiano. (La Repubblica)

L'Institute of Masters of Wine ha annunciato 10 nuovi MW e per la prima volta, tra di essi, c'è un italiano: Gabriele Gorelli. (Francesco Saverio Russo)

Gorelli è il primo italiano e il 418mo super esperto da oggi iscritto all’Institute of Masters of Wine di Londra, dal 1955 autentico think tank del vino in grado di influire sulle strategie commerciali del vino nel mondo Il nuovo ‘Maestro del vino’, 36 anni, è wine expert, designer e brand builder nato e cresciuto a Montalcino. (Federvini)

L’associazione inglese The Institute of Masters of Wine, la più autorevole ed antica organizzazione dedicata alla conoscenza ed al commercio del vino, accoglie così tra i suoi ranghi il primo rappresentante italiano di sempre. (inToscana)