Udinese, nota del club: «Siamo pronti a lasciare la Dacia Arena». Il motivo

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Calcio News 24 SPORT

Questa decisione giunge anche a seguito delle pretestuose e reiterate contestazioni subite in questi ultimi anni dall’Udinese Calcio.

L’Udinese non andrebbe a chiedere alcun risarcimento né interesse ma solamente il rientro di quelle somme che sono state anticipate.

Siamo già in contatto, come lo eravamo in altri tempi, con altri comuni per poter rifare – anche celermente – l’impianto altrove

Dura nota dell’Udinese dopo che l’Anac ha sollevato dubbi sulla gestione della Dacia Arena: i dettagli. (Calcio News 24)

Su altre fonti

Un primo contatto era già avvenuto a Pasian di Prato ma nella cintura udinese ci sono anche altri comuni molto vicini alle principali arterie stradali Ha le idee chiare l'Udinese, dopo che l'Anac aveva rilevato presunte irregolarità nella gestione dell' impianto. (Rai Sport)

E poi si chiede: se l'Udinese decidesse di abbandonare lo stadio 'Friuli' già dalla prossima stagione, dove potrebbe giocare? La Gazzetta dello sport riporta le parole di Rigotto e del sindaco Andrea Pozzo. (Udinese Blog)

E per quegli interventi l’Anac ha “bacchettato” il Comune ritenendo che non abbia vigilato come doveva Una somma ben lontana dai 48,5 milioni rivendicati oggi dall’Udinese. (Il Messaggero Veneto)

Anac-Udinese-Comune: la partita più difficile. Dopo i rilievi dell'anti corruzione, la risposta-choc della società ("illogica" per il sindaco Fontanini). Il sindaco di Udine Fontanini definisce "illogica" la sortita del club bianconero, "certamente poco utile a rasserenare gli animi". (TGR – Rai)

Contemporaneamente, la società si impegna a individuare un'area alternativa per la costruzione di un nuovo stadio, riprendendo in esame le pratiche a suo tempo avviate 'Udinese minaccia di lasciare la Dacia Arena e di andare a giocare altrove le partite interne di serie A della prossima stagione. (la Repubblica)

Il piccolo Friuli, pronto a incensare il giusto ma una volta tanto capace pure di arrabbiarsi e di dire la sua su aspetti solo all’apparenza marginali: ma perché cambiate nome allo stadio? I simboli non si toccano, si rispettano e basta. (Il Messaggero Veneto)