Magdalena Andersson si dimette poche ore dopo essere stata eletta

Ticinonline ESTERI

Andreas Norlén, presidente del Riksdag, discuterà ora con i vari partiti e deciderà come procedere

La prima donna alla guida della Svezia, nonché leader dei socialdemocratici, ha rassegnato le sue dimissioni attorno alle 17.30, sette ore dopo essere stata eletta.

Colpo di scena in Svezia, dove la neopremier Magdalena Andersson, eletta questa mattina, si è dimessa.

«È una questione di rispetto, non voglio guidare un governo la cui legittimità possa essere messa in dubbio. (Ticinonline)

Se ne è parlato anche su altri media

Le sue priorità di governo, Andersson le aveva già presentate dopo la sua elezione a capo dei socialdemocratici, dicendosi convinta che «la Svezia può fare meglio e so che siamo noi che dobbiamo portare avanti la Svezia». (La Stampa)

Eletta da poche ore. La leader dei socialdemocratici Magdalena Andersson è stata nominata primo ministro dal parlamento svedese questa mattina diventando così "la prima donna alla guida della Svezia". Ex ministro delle Finanze nel governo di Stefan Lofven, 54 anni, è stata eletta con 117 voti favorevoli, 57 astenuti e 174 contrari. (Gazzetta del Sud)

Il governo Andersson rischia di governare senza bilancio. È anche un tema in cui la Svezia ha buone prospettive di essere in prima linea" (euronews Italiano)

Magdalena Andersson, 54 anni, è la prima donna-premier svedese. In base al sistema svedese, un candidato premier non ha bisogno della maggioranza favorevole, basta che non abbia quella contraria. (quoted business)

La premier, ai primi di novembre, era stata nominata per acclamazione leader del suo partito socialdemocratico, proiettandola verso la storica elezione a premier, durata poche ore APPROFONDIMENTI SVEZIA Foto COVID Covid in Europa, Ecdc: «Natale a rischio, serve terza. (Il Messaggero)

A spingere Andersson alle dimissioni sono state la bocciatura della legge di bilancio e l’uscita dei Verdi dalla coalizione di governo. Il Parlamento ha invece adottato un bilancio alternativo presentato dall’opposizione dei Moderati, i Cristiano Democratici e l’ultra-destra dei Democratici Svedesi. (Giornale di Sicilia)