Usa riprendono le operazioni militari anti-Isis con l'Iraq

Milano Finanza ESTERI

Gli Stati Uniti hanno ripreso le operazioni militari congiunte con l'Iraq nella lotta ai jihadisti dello Stato islamico (Isis), interrotte dopo la morte del generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso all'inizio di gennaio in uno raid americano a Baghdad.

Il parlamento iracheno aveva chiesto al governo lo stesso giorno l'espulsione delle truppe americane dal paese.

Una lettera inviata per errore dagli Stati Uniti aveva creato confusione il giorno seguente su un possibile ritiro degli oltre 5.000 soldati americani dispiegati in Iraq. (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

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Gli Stati Uniti hanno ripreso le operazioni militari congiunte con l'Iraq, messe in pausa dopo il raid americano che il 3 gennaio ha ucciso il generale iraniano Qasem Soleimani a Baghdad. Lo riporta il New York Times. (laRegione)

A riportare la notizia il Wall Street Journal citando fonti del Pentagono. (Cagliaripad)

Altri raid anche a Salahuddin. Si inasprisce la minaccia di Isis in Iraq, in particolare modo a Kirkuk. (Difesa e Sicurezza)

Secondo quanto illustrato dal ministero degli Interno iracheno, una base militare a nord della capitale irachena Baghdad è stata attaccata da due missili il 14 gennaio. Nessuna organizzazione o individuo ha rivendicato l'attacco. (Radio Cina Internazionale)

L’Italia deve lavorare per l’indipendenza dell’Iraq e non per trasformarlo in un protettorato della Nato. “Di tutto ha bisogno l’Iraq tranne che replicare la fallimentare missione Nato in Afghanistan”, sostengono i due co-presidenti della Ong, presente in Iraq dal 1991. (Servizio Informazione Religiosa)