Cuba, primo morto

RSI.ch Informazione ESTERI

Si è registrata martedì la prima vittima a Cuba dopo l'ondata di manifestazioni antigovernative.

I cittadini sono ormai stufi e ribadisco di essere “giunti al limite della sopportazione", costretti come sono a farsi ore e ore di fila per comprare cibo o medicine.

Ma, intanto, la preoccupazione comincia a serpeggiare ai vertici del partito comunista, che temono la situazione possa sfuggire di mano

Così nelle vie delle principali località cubane si vedono auto della polizia rovesciate, lancio di pietre contro agenti e militari, negozi gestiti dal Governo saccheggiati. (RSI.ch Informazione)

Ne parlano anche altre testate

Tra i partecipanti molti giovani, la Chiesa cerca di mediare. di don Ezio BORSANI. Fidei donum ambrosiano a Cuba. Un carissimo saluto. Si tratta anche di vedere quanta influenza hanno avuto coloro che sono legati ai gruppi anticastristi di Miami e quanto invece è espressione della protesta spontanea della gente. (Diocesi di MIlano)

Mercoledì 14 Luglio 2021, 15:17. Un morto durante le proteste in corso in questi giorni a Cuba. «Mentre gli Stati Uniti sono i principali responsabili di molti dei problemi del popolo cubano, ora esprimono il proprio sostegno alle manifestazioni a Cuba», ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh (ilmessaggero.it)

Almeno un morto, durante le proteste, secondo i media di stato. Brutali i metodi usati dalle forze della sicurezza nei confronti dei manifestanti, come si vede anche dai filmati diffusi da Human Rights Watch. (ilgazzettino.it)

Brutali i metodi usati dalle forze della sicurezza nei confronti dei manifestanti, come si vede anche dai filmati diffusi da Human Rights Watch. A peggiorare la situazione economica di Cuba c'è l'embargo imposto da anni dagli Stati Uniti. (IL GIORNO)

Potere al Popolo si è mobilitata in difesa della rivoluzione socialista di Cuba e sta presidiando il consolato cubano di via Gozzi a Milano "in risposta alle provocazioni degli anticastristi". (La Sicilia)

Di base appunto a Camaguey, terza città del Paese, nel centro-sud dell’isola, Gomez Moreira dice di “proteste dovute soprattutto alla mancanza di cibo e medicinali” e “alle file di sei od otto ore per acquistare qualsiasi cosa” Il malcontento denunciato da Valdés Santana rieccheggia anche nella parole del presidente del Movimiento renacer camagueyano, Irel Gómez Moreira. (La Rampa)