Progettavano un attentato in Italia in nome dello Stato islamico: fermati a Trento

Agenzia askanews INTERNO

Le indagini del Ros hanno permesso di rilevare che gli indagati si sono addestrati per compiere atti violenti e avrebbero progettato di compiere in Italia un attentato con ordigni esplosivi, in nome dell’organizzazione terroristica “Stato Islamico” (IS).Secondo i piani, dopo l’attentato, i due sarebbero dovuti andare in Africa per unirsi all’organizzazione terroristica

L’operazione degli investigatori dell’Arma è arrivata a compimento il 15 giugno scorso. (Agenzia askanews)

La notizia riportata su altri media

Non pare che ci fosse un pericolo imminente, anche se il marito, perito chimico, aveva accesso a sostanze idonee alla fabbricazione di esplosivi (la Repubblica)

E via via si è accostato all’ideologia dello Stato Islamico condividendone attività e finalità arrivando al giuramento attraverso un canale virtuale” “Individuando l’attività sul canale Instagram della persona fermata, abbiamo ricostruito il percorso di radicalizzazione – ribadisce il generale Angelosanto -. (LAPRESSE)

Nel corso dell’operazione, sono state eseguite alcune perquisizioni che hanno consentito di sequestrare materiale informatico e prodotti chimici – precursori per la fabbricazione di ordigni esplosivi – consegnati al Raggruppamento Investigazioni Scientifiche per gli accertamenti tecnici I Carabinieri del ROS, con il supporto del Comando Provinciale Trento, del Gruppo di Intervento Speciale (G. (il Fatto Nisseno)

Nei confronti del terrorismo islamista non si deve mai abbassare la guardia, nemmeno quando le notizie a riguardo ci sembrano distanti e lontane. (clicca qui per vedere il video del loro addestramento). (la VOCE del TRENTINO)

Insomma la dimostrazione che c'è bisogno di politica e politica di alto profilo per affrontare certi argomenti che sono di grande importanza per il sistema Paese e ciclicamente si ripropongono I due infatti, sono stati fermati in una straordinaria operazione dai Carabinieri del Ros, ma solo uno dei due è agli arresti domiciliari, l’altra è tornata tranquillamente in libertà". (il Dolomiti)

La giovane moglie è indagata a piede libero. I due si sono incontrati sui social e due anni fa si sono sposati in moschea nel senese. (RadioSienaTv)