Roma, attivisti bloccano (di nuovo) il Gra. La rabbia degli automobilisti: “Andate a protestare dove…

Il Fatto Quotidiano INTERNO

Gli automobilisti, infuriati per essere rimasti bloccati in coda, tentano di rimuovere dalla carreggiata gli attivisti di Ultima Generazione . È il quarto blocco dei manifestanti per il clima in pochi giorni, questa volta all’altezza di Ciampino: “Andate a protestare dove dovete, siete senza dignità, andate a lavorare”

(Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri giornali

Al luogo di ritrovo alle 7:00 di questa mattina hanno infatti trovato gli agenti della digos. Nonostante la polizia abbia scongiurato l'ennesimo blitz, questa volta non riuscito, non si escludono nuove proteste da parte degli ambientalisti di Utlima Generazione, come da loro più volte annunciato (RomaToday)

Dopo una ventina di minuti è finalmente giunta la polizia stradale. Una delle quali si è giustificata dicendo che stavano attuando quella forma di protesta in solidarietà con i comuni senza acqua. (Secolo d'Italia)

Gli attivisti sono stati portati in commissariato, gli agenti stanno accertando se siano gli stessi autori dei blocchi stradali che avevano bloccato la circolazione sul Gra nei giorni precedenti e se i giovanissimi abbiano violato o meno il divieto di dimora in città. (Repubblica Roma)

Questa mattina, alcuni giovani volontari hanno nuovamente bloccato il Grande raccordo anulare di Roma, all’altezza del ponte Appia, provocando la reazione stizzita degli automobilisti e degli autotrasportatori. (ilGiornale.it)

Sì allo stop alla vendita di auto nuove a benzina e diesel nel 2035. Rinviata alla commissione Ambiente la riforma dell'Ets: la maggioranza si è spaccata sul timing per l'eliminazione delle quote di emissioni gratuite di cui godono le grandi aziende. (Sky Tg24 )

Ma Ultima Generazione non molla: l’obiettivo è quello di “infrangere certe leggi in maniera non violenta, per poi portare alla luce un problema più grande”. Un’altra attivista, invece, ha chiesto incredibilmente ad un’automobilista perché si stava recando sul luogo di lavoro (Nicola Porro)