Corruzione ai concorsi per le forze armate, finti tamponi negativi Covid per accedere alle prove

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A cura di Valerio Papadia. Emergono nuovi particolari sull'inchiesta della Procura di Napoli sulla corruzione ai concorsi per accedere alle forze armate e alla Polizia Penitenziaria che oggi ha portato a 14 arresti tra le province di Napoli e Caserta.

Corruzione ai concorsi per le forze armate, finti tamponi negativi Covid per accedere alle prove Tra i 14 arresti di oggi per i concorsi truccati anche tre persone che hanno falsificato più volte l’esito negativo del tampone per poter accedere alle prove. (Fanpage)

Ne parlano anche altre fonti

Secondo quanto ricostruito dalle indagini, tutti risulterebbero aver svolto la funzione di «intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all’indebito superamento delle prove concorsuali». Le indagini hanno poi consentito di far luce su un’estesa ramificazione dei contatti corruttivi e delle complicità rilevanti per l’illecito condizionamento delle procedure concorsuali, da cui le misure cautelari eseguite oggi (CasertaCE)

fonte: ADN KRONOS Le indagini hanno poi consentito di far luce su un’estesa ramificazione dei contatti corruttivi e delle complicità rilevanti per l’illecito condizionamento delle procedure concorsuali, da cui le misure cautelari eseguite oggi. (Polizia Penitenziaria)

Spena e Russo vennero sorpresi all'interno degli uffici di organizzazione sindacale, mentre intascavano 8mila euro. Sono accusati di avere promesso e poi agevolato, in cambio di mazzette, alcuni partecipanti ai concorsi per il reclutamento nei Corpi delle Forze Armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia Penitenziaria a superare le prove psico-attitudinali. (La Repubblica)

Secondo gli inquirenti, tutti gli indagati avrebbero fatto da "intermediari dei rapporti corruttivi finalizzati all'indebito superamento delle prove concorsuali". (Fanpage)

Questo lo scandalo scoperto dalla Procura di Napoli, guidata dal procuratore Giovanni Melillo, che ha portato all’arresto di quattordici persone. Gli indagati avrebbero agevolato, in cambio di mazzette, alcuni partecipanti ai concorsi per il reclutamento nei Carabinieri, nell’Esercito, nell’Aeronautica Militare e nella Polizia Penitenziaria. (LA NOTIZIA)

Gli indagati promettevano o effettivamente procuravano a partecipanti ai concorsi per il reclutamento delle Forze armate (Carabinieri, Esercito e Aeronautica Militare) e nella Polizia penitenziaria, il superamento delle prove psico-attitudinali, a fronte della corresponsione di somme di danaro (CasertaNews)