Rissa in pista: Alcoba e McPhee multati e puniti per Portimao

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La rissa fra Jeremy Alcoba e John McPhee nel corso del GP di Doha della Moto3 avrà un'appendice nel prossimo GP, in programma in Portogallo, a Portimao, nel week end del 18 aprile.

LEGGI ANCHE La rissa fra McPhee e Alcoba nel GP di Doha della Moto3. Però dalla pit lane. Una vicenda davvero poco edificante, innescata da un contatto, nella staccata della prima curva, fra Alcoba e Darryn Binder che ha fatto impennare la moto dello spagnolo, che ha colpito poi McPhee. (La Gazzetta dello Sport)

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"Comportamento estraneo al mio carattere." “Ho lasciato che le mie emozioni avessero il sopravvento su di me” si legge nella nota pubblicata dal team Moto3. (Corse di Moto)

La vittoria del rookie Pedro Acosta dopo essere partito dalla pit lane è stata contornata da diversi altri colpi di scena, tra cui l’incidente che ha messo fuori gioco Jeremy Alcoba, John McPhee e Darryn Binder. (FormulaPassion.it)

All'inizio del 15esimo giro, alla curva 1, Alcoba è arrivato lungo ed ha toccato il posteriore del compagno di squadra di McPhee, Darryn Binder. Pur essendo indicato come uno dei favoriti nella corsa al titolo, McPhee ha lasciato il Qatar senza un solo punto in classifica. (Motorsport.com, Edizione: Italia)

Dallo start del semaforo verde ai box, McPhee dovrà scontare una penalizzazione aggiuntiva di 10", Alcoba di 5" Ai due piloti è stata comminata una multa di 1000 euro ciascuno, unitamente all'obbligo di scattare dalla pit lane nella prossima gara di Portimao del 18 aprile. (Sportal)

Il britannico, multato con lo spagnolo per la scazzottata dopo la collisione in pista, ha espresso rammarico: “Ho reagito male alla seconda eliminazione in pista. (La Gazzetta dello Sport)

Poi c’è la beffa: la “vittima” Alcoba (prima finito fuori pista per la carenata di McPhee e poi aggredito dallo stesso) viene sanzionato alla pari di chi (McPhee) ha commesso il doppio fattaccio. Insomma, l’autorità, se c’è, deve essere esercitata, con autorevolezza e rigore, sempre e senza guardare in faccia nessuno. (La Gazzetta dello Sport)