Cosa sappiamo sul nuovo ceppo di influenza suina appena scoperto in Cina

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Scienze Fanpage SALUTE

Pur essendo stato rilevato nell'uomo, non è noto se il nuovo virus sia capace di trasmettersi da persona a persona, come invece riesce a fare un comune virus influenzale o quello responsabile della COVID-19.

Testato su furetti, che “rispondono” ai virus influenzali con sintomi analoghi a quelli dell'uomo, il nuovo ceppo G4 ha dimostrato di innescare sintomi più gravi dei comuni patogeni dell'influenza. (Scienze Fanpage)

Su altre testate

Il nuovo virus, veicolato dai maiali, potrebbe avere “tutte le caratteristiche” per adattarsi e infettare gli umani, sostengono i ricercatori. Il timore è che possa mutare ulteriormente in modo da diffondersi facilmente da persona a persona e innescare un focolaio globale. (2a News)

Questo significa che il virus sa aggredire l'uomo, ma non ha ancora fatto il passo ulteriore, con la capacità di trasmettersi da uomo a uomo. È stato scoperto in Cina, nell'ambito di un progetto di sorveglianza avviato da anni per sorprendere sul nascere eventuali virus capaci di provocare pandemie. (Giornale della Protezione civile)

Secondo la tv inglese, il virus, scoperto e isolato nei maiali, sarebbe emerso di recente ma non infetterebbe l’uomo. In Cina è stato identificato un nuovo virus influenzale “dal potenziale pandemico”. (Kongnews)

Stando alle dichiarazioni dei ricercatori inglesi, il virus, denominato G4, avrebbe già compiuto il salto inter species, ma non dovrebbe destare preoccupazioni nell’immediato sebbene non debba essere sottovalutato. (Palermomania.it)

Il nuovo virus sarebbe molto simile a quello dell’influenza H1N1, tornato ad utilizzare l’organismo dei maiali per modificarsi e imparando ad aggredire l’uomo. La sua scoperta rientra in un vasto programma di sorveglianza raccomandato da anni dall’Oms. (ilovepalermocalcio.com - Il Sito dei Tifosi Rosanero)

"Non abbiamo anticorpi contro questo nuovo virus - ha dichiarato il presidente della Società italiana ed europea di virologia Giorgio Palù - Serve agire subito per trovare un vaccino oppure cominciare a testare farmaci". (Toscana Media News)