Covid, ecco gli anticorpi che bloccano l'infezione e le sue varianti: la scoperta in Australia

Il Messaggero INTERNO

Gli anticorpi sono proteine ​​chiave per combattere le infezioni nel nostro sistema immunitario e le terapie anti-Covid si basano sulla loro capacità di legarsi a una proteina coinvolta nella malattia.

Negli alpaca sarebbero stati rintracciati anticorpi efficaci anche contro le varianti.

I ricercatori australiani hanno identificato i nanobodies neutralizzanti che bloccano il virus SARS-CoV-2 dall’entrare nelle cellule in modelli preclinici: la scoperta apre la strada a ulteriori indagini sui trattamenti a base di anticorpi a dominio singolo per COVID-19. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altri media

«Da allora, però, c'è stata un'importante evoluzione sul tema - continua Grossi - soprattutto con l'introduzione degli anticorpi monoclonali. (VareseNoi.it)

Sono le principali indicazioni contenute nella circolare del Ministero della salute per l’assistenza a domicilio del paziente con infezione da Sars CoV2 . In sintesi, abbiamo ancora poche armi, ma se le usiamo bene, evitando trattamenti inutili e intempestivi, ce la possiamo fare!» (varesenews.it)

Variante indiana: quali sintomi? Variante indiana del Covid: che cosa cambia? (La Gazzetta dello Sport)

Una giovane ricercatrice della Val d’Agri protagonista di un progetto di alta rilevanza scientifica, fondamentale nel contrasto alla diffusione del Covid -19. Grazie a questa prestigiosa scoperta scientifica, la dottoressa Mazziotta si è aggiudicata il Premio Nazionale della fondazione Carlo Erba di Milano “Cecilia Cioffrese – Malattie Virali” 2020-2021. (La Gazzetta della Val d'Agri)

I dettagli della ricerca “Inhibition of HECT E3 ligases as potential therapy for COVID-19” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica specializzata Cell Death & Disease del circuito Nature Speranza:. (ilmessaggero.it)

APPROFONDIMENTI LATINA Covid: lo screening ai cittadini indiani a Bella Farnia, Sabaudia I DATI Monitoraggio Iss: Rt 0,85, 11 regioni a rischio moderato. Gli scienziati sono giunti alle loro conclusioni dopo aver scoperto la classe di enzimi umani che il covid sfrutta per uscire dalle cellule infettate e diffondersi nel resto dell'organismo. (ilgazzettino.it)