Regola unanimità Ue, Gentiloni: oggi chiaro esempio di danni

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Lo ha detto oggi a Lussemburgo il commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Ecofin.

Incalzato su eventuali rischi correlati alle elezioni politiche dell'anno prossimo, Gentiloni ha detto: "Le elezioni non sono mai un rischio, sono una prerogativa di una democrazie.

Ancora più duro il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire, presidente di turno dell'Ecofin, "E' indispensabile - ha sottolineato - che ci sbarazziamo della regola dell'unanimità in materia fiscale. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri media

(askanews) – L’Ungheria ha stroncato all’Ecofin le speranze, e il pressing della Francia, di raggiungere a livello di Ue un accordo sull’attuazione di uno dei due aspetti chiave delle intese internazionali sulla tassazione, in particolare sulla tassazione minima delle multinazionali, nell’ambito degli accordi raggiunti a livello politico con G20 e Ocse. (Agenzia askanews)

L'Ungheria, al momento, non ha spiegato la retromarcia, se non fornendo una motivazione generica secondo cui non sarebbe opportuno adottare l'accordo adesso, vista l'attuale situazione economica. Del resto, anche il veto polacco è stato rimosso, dopo che Varsavia ha raggiunto l'intesa con Bruxelles per ottenere, all'inizio di giugno, l'ok al piano (ilmessaggero.it)

Non risparmierò gli sforzi oggi - ha assicurato Le Maire - per cercare ancora una volta di convincere i nostri partner ad arrivare a un compromesso. (Borsa Italiana)

Lo scontro . Per l’Osservatorio EuTax l’imposta dovrebbe essere alzata dal 15% al 21% (Il Manifesto)

"Continuo a credere fermamente che riusciremo a raggiungere un accordo sotto la presidenza francese dell'Ue - ha detto Le Maire - lavorerò intensamente nei prossimo giorni per cercare di superare l'opposizione dell'Ungheria" Intervenendo su questo punto ai lavori dell'Ecofin, il ministro delle Finanze ungherese, Mihály Varga, ha mantenuto il veto sostento che gli sviluppi negativi dell'economia, collegati anche a guerra in Ucraina, rincari di energia e matterie prime, assieme alle strozzature delle catene globali, rendono inopportuno "affrettare" questa misure. (Tiscali Notizie)

Una posizione che però "non convince né la Commissione, né gli altri Stati Ue anche perché la tassa globale rappresenta un beneficio per l'economia europea", dice una fonte Ue all'Agi. E come nel caso di Varsavia, le ragioni non sembrano legate ai contenuti della legge. (EuropaToday)