Il silenzio e i fiori davanti alla Stele: si aprono gli eventi in ricordo della Strage di Capaci

Giornale di Sicilia INTERNO

Il 23 maggio 1992 la mafia uccideva il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della loro scorta.

Il fitto programma si è aperto, come sempre, alle 9 con la deposizione della corona di fiori e il minuto di silenzio davanti alla stele di Capaci, nel tratto dell’autostrada in cui è avvenuto l'attentato.

Anche quest'anno, nonostante le restrizioni dell'emergenza coronavirus, non possono mancare gli eventi per ricordare le vittime di mafia. (Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

Fu lui stesso a chiamarmi e a comunicarmi che il Csm mi aveva nominato alla procura di Palermo come sostituto. Da sostituto procuratore generale di Palermo chiese la condanna per Marcello Dell'Utri, per concorso esterno in associazione mafiosa; inquisì il generale Mario Mori per la mancata perquisizione del covo di Riina. (Avvenire.it)

Durante la commemoriazione, i sindaci ci sono dati il cambio leggendo riflessioni di Giovanni Falcone. Era il 23 maggio 1992 quando gli attentatori di Cosa Nostra fecero esplodere un tratto della A29 per uccidere il magistrato antimafia Giovanni Falcone. (newsbiella.it)

"Neppure in questo caso Scullino si dimostra Sindaco di tutti: apprendiamo di un'improvvisata commemorazione solo dai giornali senza aver ricevuto dall'Amministrazione una doverosa e istituzionale comunicazione e un relativo invito, come noi abbiamo sempre fatto quando eravamo al governo di Ventimiglia. (SanremoNews.it)

Quei 600 chili di tritolo, esplosi sotto l'autostrada che collega Puntaraisi a Palermo sono entrati violentemente in casa nostra e da allora niente è stato più come prima. Il tuo sogno è diventato per loro impegno, memoria operante per costruire una società migliore". (La Repubblica)

Ill Comune ha aderito all’iniziativa promossa dall’Anci in occasione del 28esimo anniversario della strage di Capaci. Un lenzuolo bianco per la Giornata della legalità. (L'Amico del Popolo)

Riproduzione riservata "Nonostante la pandemia - dice - anche da casa possiamo comunque gridare il nostro no alla mafia. (Giornale di Sicilia)