Libia | Perché Haftar non ha firmato

Rivista Africa ESTERI

‘Il leone e la montagna’, la mostra in corso al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma, è ancora visitabile fino al 19 gennaio.

La mostra occupa due piani del Museo Barracco, che già possiede una ricca collezione di antichità del Vicino Oriente.

La Missione Archeologica è supportata regolarmente dal Ministero degli Affari Esteri, Divisione VI, e dal Fondo Scavi dell’Università “Ca’ Foscari” di Venezia (Rivista Africa)

Ne parlano anche altri giornali

Ripresi gli scontri a sud di Tripoli. Niente accordo a Mosca sulla pace in Libia. Secondo diversi media, il generale Kalifa Haftar, comandante dell'Esercito nazionale libico, ha lasciato la capitale russa senza firmare l'intesa sulla tregua che era stata sottoscritta ieri dal rivale, il premier Fayez al-Sarraj, l'unico riconosciuto dalla comunità internazionale. (LaPresse)

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha firmato la legge che classifica come «terroriste» le forze armate Usa in risposta alla definizione americana delle Guardie della rivoluzione islamica come «organizzazione terroristica». (Italia Oggi)

Haftar, dopo aver chiesto una notte di tempo per meditare sul testo dell’accordo, avrebbe affermato secondo Al Arabiya, che il documento proposto ignora molte richieste dell’esercito nazionale libico. Dal ministero della Difesa russo è però giunta una nota pubblicata da Interfax che richiede due giorni di tempo per la firma “per discutere il documento con i leader delle tribù che sostengono l’esercito nazionale libico”. (DailyMuslim.it)

E’ un messaggio molto chiaro per Sarraj e Haftar sul fatto che non devono “dimenticare” i loro alleati. Il Generale, invece, prende tempo. La tregua tra Fayez Sarraj e Khalifa Haftar in Libia c’è ma ancora non è ufficiale. (Difesa e Sicurezza)

“Se Haftar continua così il vertice in Germania sarà inutile”, ha dichiarato il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu. Questo mostra la sua vera faccia”, ha tuonato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. (LumsaNews)

A tale scopo sono stati convocati a Mosca sia Fayez al Serraj, primo ministro libico, e il maresciallo Khalifa Haftar. Questi infatti, in conferenza stampa, aveva espresso la sua fiducia circa la possibilità di addivenire ad un accordo tra le parti. (BeFan)