AstraZeneca, Aifa: Un morto per sindrome da perdita capillare dopo vaccino

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AstraZeneca, Aifa: Un morto per sindrome da perdita capillare dopo vaccino. Nei primi giorni successivi alla vaccinazione con Vaxzevria, sono stati segnalati casi molto rari di sindrome da perdita capillare (CLS).

È stato riportato un caso con esito fatale. È quanto dichiarato da AIFA, in un comunicato stampa di poche ore fa.

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La sindrome da perdita capillare è caratterizzata da episodi acuti di edema che colpiscono principalmente gli arti, ipotensione, emoconcentrazione e ipoalbuminemia. (InfermieristicaMente)

Ne parlano anche altre testate

Questi casi, però, non vennero attribuiti immediatamente a un nuovo coronavirus, ma ad una polmonite di "causa ancora sconosciuta". (L'AntiDiplomatico)

Un calo dovuto in gran parte ad AstraZeneca: il vaccino, arrivato quasi alla soglia dei 10 milioni di somministrazioni complessive da inizio campagna, ha segnato un arretramento del 55 per cento L’obiettivo al ribasso del generale Figliuolo è diventato quindi quello di essere “costanti sulle 500mila” dosi inoculate giornalmente. (LA NOTIZIA)

Adesso li richiamiamo alla settantasettesima giornata e invece si potrebbe fare la seconda dose una decina di giorni prima, senza scendere però sotto i 63 giorni. Variante Delta a Bologna, l'Ausl: "E' il 20-25% dei casi". (il Resto del Carlino)

La Procura ha aperto un’inchiesta sulla morte del 54enne bresciano Gianluca Masserdotti, deceduto poco dopo aver ricevuto il vaccino anti Covid di AstraZeneca. Muore a 54 anni dopo AstraZeneca. (Leggilo.org)

La riprogrammazione che segue riguarda in particolare i cittadini che hanno ricevuto la prima dose AstraZeneca in uno degli hub di Taranto città. Mercoledì 30 giugno possono anticipare la seconda dose Astrazeneca i cittadini con prima dose effettuate tra il 13 e il 31 maggio. (Noi Notizie)

La vaccinazione con due dosi di un vaccino mRNA, come quelli di Pfizer/Biontech o Moderna, porta a risposte da parte del sistema immunitario che sono da due a quattro volte maggiori rispetto a dopo l’infezione, indica la task force scientifica in un documento pubblicato oggi. (Corriere del Ticino)