Applauso degli studenti alla scena della morte di Giancarlo Siani, la prof: «Non era approvazione: per i ragazzi battere le mani è uno sfogo emotivo»

Applauso degli studenti alla scena della morte di Giancarlo Siani, la prof: «Non era approvazione: per i ragazzi battere le mani è uno sfogo emotivo»

«Sì, quell’applauso c’è stato, lo confermo. Ma non è stato l’unico, durante la proiezione del film. I ragazzi, oggi, e talvolta anche gli adulti, esprimono spesso la loro partecipazione con queste manifestazioni plateali. L’applauso è uno sfogo emotivo, io non leggerei la cosa in modo diverso. In ogni caso gli alunni sono stati rimproverati, per questi eccessi, e torneremo a confrontarci con loro su questo». (napoli.corriere.it)

La notizia riportata su altre testate

Il giornalista di inchiesta, per anni corrispondente de Il Mattino, fu ucciso dalla camorra nel 1985, per volere di Totò Riina, capo di (Secolo d'Italia)

A Napoli, un gruppo di studenti delle medie, durante la proiezione del film sul caro Giancarlo Siani, Fortapàsc, applaude nel momento in cui il giornalista viene ucciso da un killer inviato dalla camorra. (Avvenire)

Numerose le reazioni dopo che alcuni alunni di una scuola del Vomero, durante la proiezione del film Forapasc, hanno applaudito alla scena dell'omicidio del giornalista assassinato dalla camorra nel 1985. (Sky Tg24 )

Napoli, studenti applaudono omicidio di Siani: si muove Valditara

Tra i primi a commentare quanto avvenuto ovviamente c’è Paolo Siani, fratello di Giancarlo, che con poche parole ha detto che nessuno mai dovrebbe spiegare perchè non si applaude mai per la morte di un altro uomo, di nessun uomo. (ROMA on line)

È la quinta targa che l’Ateneo romano dedica a una vittima innocente di mafia grazie al progetto “Roma Tre contro le mafie" che prevede l’intitolazione di dodici aule. «Il progetto è nato grazie alla suggestione di Paolo Siani, fratello di Giancarlo – ha spiegato Massimiliano Fiorucci, Rettore dell’Università Roma Tre -. (ilmattino.it)

Gli studenti di una scuola media di Napoli stavano guardando al cinema ‘Fortapàsc‘, il film sulla storia del giornalista Giancarlo Siani, morto a 26 anni per mano della Camorra, quando, durante la scena dell’omicidio, sono partiti gli applausi. (Virgilio Sapere)