Lukaku risponde ai fan: “Nel derby ne ho dette di tutti i colori, gli allenamenti una guerra”

GianlucaDiMarzio.com SPORT

Una delle prime domande a cui ha risposto l’attaccante dell’Inter è stata riguardo l’esultanza nell’ultimo derby: “Ne ho dette di tutti i colori.

La grande efficacia della sua coppia con Lautaro è sulla bocca di tutti, anche dei seguaci di Lukaku.

Se ci troviamo in un momento storico in cui i tifosi non possono andare dai giocatori, allora saranno i giocatori ad andare dai fan.

Ma rimanendo in Inghilterra, Lukaku non dimentica neanche il Chelsea, sua prima squadra nel Regno Unito: “Provo solo amore per loro

Sembra questo il ragionamento fatto da Romelu Lukaku, che si è ritagliato un momento per rispondere alle curiosità dei followers su Twitter. (GianlucaDiMarzio.com)

Su altri giornali

Due attaccanti diversi, che hanno un grande denominatore comune: il gol. Caratteristiche differenti, punti in comune e tanti gol. (Inter Dipendenza)

Come scrive il Corriere dello Sport, nessuno in Italia ha saputo fare di meglio: "Quello di Lautaro, contro il Milan, è stato solo l'ultimo della lista. [.] Il top nella graduatoria interista, con 3 centri, è proprio il “Toro”, che, per la verità, non avrebbe proprio le caratteristiche della specialista". (fcinter1908)

Apre così l'articolo de La Gazzetta dello Sport in merito ai dieci primati dell'Inter di Antonio Conte, prima in classifica e a +4 sul Milan dopo la vittoria nel derby. L'Inter domina anche la voce assist - su 57 gol, sono 34 i passaggi vincenti - e i passaggi chiave. (fcinter1908)

Con più di 4 milioni di follower sui social network il nostro progetto risulta uno dei più seguiti in Italia (SpazioInter)

Ma più che ai record, Lukaku va a caccia di un trofeo per legarsi sempre di più alla storia nerazzurra. Col gol al derby, Romelu è arrivato a quota 40 reti in 58 presenze nel campionato italiano. (Raffaele La Russa)

Ma la risposta migliore l’ha data poi Lukaku con i piedi in campionato: ha segnato e l’Inter ha battuto il Milan, così si fa» Intervista al maestro di Lukaku. «Un giorno si presentò all’allenamento questo bambino di 7 anni che tutti chiamavano Romelì. (Fantacalcio ®)