Regione Puglia, i 3 consiglieri di Calenda sfidano Emiliano: "Lo accontentiamo, passiamo all'opposizione"

La Repubblica INTERNO

"Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza. Ha ragione, perché noi gli ricordiamo, con petulanza, che è stato lui ad abbandonare il programma elettorale che lo rese maggioranza. E questo abbandono è purtroppo avvenuto sui dolori delle persone e non sulle sue solite manfrine di potere, giocando a soldatini con i vari gruppi politici e approfittando del buon appetito su posti e strapuntini. (La Repubblica)

Su altri media

La nostra maggioranza di Governo è composta da Pd, Liste civiche e Movimento 5 Stelle. «La nostra è una coalizione che si basa su un programma condiviso e su intese politiche che sono il risultato di percorsi pubblici e trasparenti. (LecceSette)

La perdita di ricavi complessiva sarà decurtata del contributo concesso nell’ambito della prima edizione. Pubblicato il bando per la concessione di contributi a sostegno di parchi tematici, parchi divertimento, parchi geologici, giardini zoologici, compresi gli acquari, categorie soggette a restrizioni in relazione all’emergenza da COVID-19, nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti di prezzo nel settore elettrico. (Frosinone News)

Mollano il Pd e la civica del governatore, ma restano attaccati alla poltrona. è la Puglia l’ultima frontiera del trasformismo politico. Alla corte di Michele Emiliano lo strappo si è consumato definitivamente ieri con la nascita in Consiglio regionale del nuovo gruppo di Azione, per mano degli ex dem Fabiano Amati e Ruggiero Mennea, e di Sergio Clemente, fresco di divorzio dalla lista Popolari con Emiliano. (LA NOTIZIA)

L’annuncio «Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza. (Corriere del Mezzogiorno)

Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, durante una conferenza stampa a Bari in cui è stato presentato il nuovo gruppo ufficializzando il passaggio di Amati, Mennea e Clemente in Azione. (quotidianodipuglia.it)

«Giudico la dichiarazione del leader politico nazionale» Calenda «e dei suoi neoadepti di voler rimanere in maggioranza niente più che una dimostrazione di mancanza di rispetto e di senso delle istituzioni politiche della Regione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)