Giovinazzo celebra la XXVII Giornata Mondiale dell'Alzheimer

GiovinazzoLive SALUTE

Fino a stasera i cittadini possono fornire il proprio contributo scrivendo il ricordo che vorrebbe custodire per sempre o semplicemente eventuali curiosità sulla malattia e bisogni che meritano ancora attenzione.

L’attuale emergenza Covid-19 non permette quest’anno alla Comunità Amica delle Persone con demenza del Comune di Giovinazzo insieme al Centro Diurno, gli operatori e volontari, di essere a stretto contatto con la cittadinanza per rispondere ai bisogni complessi della malattia di demenza e Alzheimer (GiovinazzoLive)

Su altri giornali

Alzheimer Europe e Federazione Alzheimer Italia si uniscono nel chiedere risposte immediate da parte dei governi, perché gli Istituti di ricerca e i ricercatori impegnati nel campo della demenza ricevano il supporto economico necessario a riprendere le attività in corso e avviarne di nuove. (Notizie - MSN Italia)

Nel mondo la malattia di Alzheimer colpisce circa 40 milioni di persone. In occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer, il 21 settembre, una novità importante è rappresentata dalla speranza di trovare un farmaco efficace. (Velvet Mag)

La Federazione Alzheimer Italia aderisce alla call to action lanciata da Alzheimer Europe, perché venga promossa con urgenza un’azione per affrontare l’impatto del Covid-19 sulla ricerca per la demenza. (Corriere della Sera)

La giornata è promossa da Comune, Ulss9 Scaligera e dalle associazioni Alzheimer Verona Onlus, AFMA Associazione Familiari Malati di Alzheimer e Omnia Impresa Sociale. Combattere l’isolamento, rompere l’indifferenza nei confronti del malato di Alzheimer e della sua famiglia, per creare una comunità capace di supportare e aiutare entrambi. (TgVerona)

Tra chi ha sofferto particolarmente e ha subito un maggiore impatto ci sono le persone affette dall’Alzheimer, una delle malattie di demenza generativa più comune al mondo della quale oggi ricorre la Giornata mondiale. (Ck12 Giornale)

Scoperta all’inizio del secolo scorso da uno psichiatra tedesco, Alois Alzheimer , non si tratta di una semplice patologia legata all’invecchiamento, ma di una malattia degenerativa del cervello che può colpire le persone fin dai 30-40 anni di età. (PRESSENZA – International News Agency)